“Quanto accaduto alla Under 21 rappresenta la conferma di come i protocolli delle istituzioni sportive siano comunque subordinati, nella loro applicazione, alle norme di legge”. Lo afferma l’avvocato Mattia Grassani, commentando all’ANSA, la decisione dell’Uefa di rinviare il match Islanda-Italia in programma oggi pomeriggio dopo che le autorità islandesi avevano chiesto alla delegazione azzurra di mettersi in quarantena per le tre positività riscontrate nel gruppo. “In Islanda le autorità competenti hanno ritenuto che non sussistessero i presupposti per la disputa della gara e la Uefa, senza opporre alcunchè o insistere per la disputa di un match a rischio – prosegue il legale -, ha rinviato la partita, così riconoscendo la supremazia dei provvedimenti statali e dell’esigenza di tutelare la salute dei cittadini”. Grassani, che è anche l’avvocato del Napoli, rileva che questa vicenda non è sovrapponibile come fattispecie al caso Juventus-Napoli, ma sottolinea che “il principio della gerarchia delle fonti normative e regolamentari, nel bilanciamento degli interessi, ha visto, anche in questo caso, la tutela della salute pubblica prevalere rispetto alla salvaguardia del regolare svolgimento delle competizioni”.
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