Messa a punto la strategia difensiva: l’avvocato Mattia Grassani, legale della società azzurra, verrà affiancato da Virgilio D’Antonio, docente di diritto privato comparato presso l’Università di Salerno. Nessun compromesso, il Napoli punta alla completa assoluzione: giovedì sarà discusso il ricorso in secondo grado dalla Corte di Giustizia Federale. «Non intendiamo ricorrere a mezze misure o compromessi di sorta. Una battuta da bar, un tentativo maldestro, un’ideazione assolutamente goffa, non possono determinare rischi e conseguenze così importanti a carico di una società in lotta per il primato», ha dichiarato l’avvocato Grassani.
Il ricorso del Napoli si basa su alcuni punti chiave. Innanzitutto l’assoluta innocenza di Cannavaro e Grava e la totale contradditorietà e non veridicità delle dichiarazioni fornite da Gianello, quindi sulla differenza abissale tra un eventuale tentativo illecito e un illecito realmente consumato. E poi il Napoli batterà molto sulla rivisitazione della norma sulla responsabilità oggettiva. «Si tratta anche di un passo culturale di aggiornamento e adeguamento della responsabiltà oggettiva che, come ricordato dal presidente Abete, è un caposaldo e un baluardo ma poi va applicata al caso concreto e questo credo sia borderline ai fini del riconoscimento della responsabilità di un club nel comportamento di un tesserato che ha contorni equivoci e contradditori», ha spiegato Grassani.
Il Napoli ha già subito un grave danno: le squalifiche di Cannavaro e Grava. Ed è anche su questo che verte il ricorso della società azzurra. «Il Napoli è stato privato già da un mese del suo capitano e di un giocatore esperto, due elementi fondamentali nel gruppo. Il danno è stato già enorme per la società azzurra che ha pagato un prezzo altissimo senza aver commesso nulla». Danno che sarebbe ancora più pesante se fosse confermato il meno due. «Non si può falsare il campionato, il danno economico per la società sarebbe pesantissimo», sottolinea Grassani.
Grande attesa per la decisione della Corte di Giustizia Federale: giovedì la discussione del ricorso. In primo grado il meno due al Napoli e i sei mesi di squalifica a Cannavaro e Grava, il verdetto della Commissione Disciplinare: il procuratore Federale Palazzi aveva chiesto un punto al Napoli e nove mesi al capitano e al difensore casertano. Un eventuale pronunciamento non favorevole (cioè la conferma della sanzione ma anche un’eventuale riduzione) da parte della Corte «determinerà un’immediata attivazione dinanzi al Tnas con una richiesta di procedimento d’urgenza che determinerà un’abbreviazione dei termini. Nell’ottica più pessimistica, dalla metà di gennaio, trenta giorni potrebbero essere sufficienti per determinare anche il terzo grado di giudizio», ha spiegato Grassani.
«Ci concentriamo sulla difesa di Paolo e Gianluca e i giudici devono capire che non c’è nessun reato da imputargli in quanto non ci sono elementi che li incolpano», ha detto l’avvocato Ruggiero Malagnini che punta alla completa assoluzione dei suoi assistiti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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