In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto Mattia Grassani, avvocato: “C’è stata una delibera da parte del Consiglio di Lega. I club si sono rivelati compatti, credo l’iniziativa sia corretta e doverosa. Sotto un profilo giuridico, se il titolare di un contratto che non ha riscosso una rata, ampiamente scaduta, rispetto ad una controparte che non ha disponibilità a trattare, per me è un’azione ineccepibile. Sotto un profilo della strategia, è ovvio che, come sempre accade, può essere un’azione di scontro frontale: potrebbe portare ad un muro contro muro, ma anche ad un passo indietro di tutte le componenti e condivisione di percorso. Visto che il campionato ripartirà quasi sicuramente, si può pensare ad una riduzione della somma dovuta. Se andassero a concludere questo percorso con una sentenza e ognuno rimanesse ferma sulle proprie posizioni, credo che l’asticella penderebbe a favore della Lega e dei club. Ritengo che la Lega abbia fatto bene ad intraprendere quest’iniziativa. Se io chiedo uno sconto, ma mi ritengo debitore, pago la somma non contestata. Tenersi in tasca tutto, da un punto di vista d’approccio, è un comportamento sbagliato. Tempistiche giuridiche? Un decreto ingiuntivo è un percorso accelerato: in 20 giorni, un mese, il Tribunale di Milano potrebbe portare al pagamento. In Lega, per l’ennesima volta, si è finiti in una posizione di stallo per quanto riguarda l’entrata, la fonte di ricavo più importante. Il progetto di stabilità, per quanto riguarda i rapporti con i broadcaster, necessita ancora di miglioramenti. Non tutti i club sembrano essere soddisfatti della scelta contrattuale. Il prodotto calcio, in Italia, a livello televisivo ha sicuramente pagato scelta di partner che hanno creato grossi problemi. Il livello di professionalità e credibilità della Serie A passa attraverso una rivisitazione della materia dei diritti televisivi e la modalità di scelta degli interlocutori. I contenziosi privilegiano solo chi hanno i soldi in tasca. Nell’interesse della ripartenza e di tutti i club, portiamo a casa il risultato, anche se significa perdere qualcosa. Stipendi Napoli? Non posso dare aggiornamenti perché sono tutte situazioni da affrontare. Non sento il presidente da qualche settimana su queste tematiche. Non sono nella condizione di dire alcunché rispetto a ciò che era in progress prima del lockdown. De Laurentiis? E’ sempre lo stesso, per come lo conosco molto lungimirante, progressista ed innovatore. E’ coinvolto in una serie di tematiche che tutti i presidenti affrontano, senza precedenti, oltretutto onerosissime”.
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