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Grande festa azzurra in Emilia, cinquemila in delirio per il “capopopolo” Lorenzino

Cinquemila napoletani, metà stadio è azzurro. Pieno il settore ospiti, uno spicchio azzurro nei distinti centrali e tanti tifosi anche in tribuna. Una festa a Regggio Emilia, fin dalla prima mattinata nelle vie del centro storico e nella zona stadio in periferia. Tanto entusiasmo, tante sciarpe azzurre, già in mattinata alla stazione con il treno Italo in arrivo da Napoli centrale. L’attesa per la partita, poi il prepartita all’interno del Mapei: i cori per tutti, soprattutto per Higuain, Hamsik e l’ex Paolo Cannavaro. Nel settore ospiti anche uno striscione dedicato al vecchio capitano, e il lungo coro per Maradona. Poi con il passare dei minuti il grande protagonista della sfida diventa Insigne, il più applaudito di tutti: il coro «Lorenzo-Lorenzo», forte insistente. Cancellati definitivamente i fischi del San Paolo, solo una parentesi. Tra Lorenzo e i tifosi è di nuovo amore, lui unico napoletano che ha raccolto il testimone proprio con Paolo Cannavaro, con il quale ha scambiato la maglia. Oltre ai tifosi saliti da Napoli, ci sono i tanti napoletani del nord, quelli del club Bologna, gli altri del Club Modena: in via eccezionale ieri mattina era ancora possibile acquistare i tagliandi ai botteghini per i non residenti in Campania, in fila all’esterno del Mapei Stadium erano tanti i tifosi azzurri fino a pochi minuti prima del fischio d’inizio. Tutto è filato via liscio sotto il profilo dell’ordine pubblico, nessuna ruggine con i tifosi del Sassuolo. Atmosfera completamente diversa rispetto a quella di Bologna, nessun coro di discriminazione territoriale, nessun atteggiamento becero contro i napoletani da parte del gruppetto degli ultrà neroverdi. Solo una grande festa azzurra, dal riscaldamento fino al saluto finale della squadra ancora in giallo sotto la curva ospiti. Un esodo azzurro, una vera e propria invasione, classica delle sfide che gli azzurri giocano in Emilia e che si rivedrà certamente in occasione della trasferta di Parma. Una domenica di festa dopo le ultime due delusioni in trasferta contro Bologna e Atalanta. Una vittoria schiacciante, come l’ultima fuori casa in ordine di tempo, a Verona. Una festa per cinquemila, presenza da record dei tifosi azzurri (che hanno esposto uno striscione contro il patron del Sassuolo, Squinzi, presidente di Confindustria, protestando per l’elevato prezzo dei biglietti: 33 euro), un lungo abbraccio fino all’apoteosi per il gol di Lorenzo Insigne.

 

Fonte: Il Mattino

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