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GRAFICO – Settore giovanile del Napoli, i numeri che spiegano il disastro della Primavera

Meglio del club azzurro anche Benevento e Frosinone

Prima della sospensione del campionato Primavera 1 a causa del Coronavirus, il Napoli ha perso 2-1 contro la Fiorentina (CLICCA QUI) ed è relegato al penultimo posto a -2 dalla zona play-out (CLICCA QUI). 

Finora si tratta di un’ annata completamente da dimenticare per il Napoli Primavera. A  gennaio c’è stato l’esonero di Baronio (CLICCA QUI) e al suo posto è subentrato Angelini (CLICCA QUI) che non è riuscito a dare la scossa alla squadra che aspettava tutto l’ambiente partenopeo. Con il nuovo mister, gli azzurrini hanno collezionato una sola vittoria contro il Torino (all’esordio in panchina per Angelini), un pareggio in rimonta contro la Roma e ben quattro sconfitte.

Le statistiche generali di questa stagione sono impietose: tre vittorie (solo una in casa), quattro pareggi (solo un pari tra le mura amiche) e quattordici sconfitte con una media punti di 0,62 tra in casa e trasferta, mentre per la gare disputate a Frattamaggiore la media punti è di 0,40.

I goal realizzati sono stati 23 (solo 8 in casa), mentre sono 39 i goal subiti. Nella scorsa stagione Baronio ha ottenuto una salvezza tranquilla (accarezzando anche il sogno play-off), soprattutto grazie alle prestazioni di Gaetano: 17 goal e 6 assist in 27 partite. In questa stagione, gli azzurrini hanno fatto una gran fatica a segnare infatti, basta pensare che  il miglior realizzatore è Vrikkis con 7 reti siglate, con tre rigori all’attivo. Questo disastro proviene da lontano (nascosto per due anni dalle prodezze di Gaetano), dagli investimenti non effettuati dalla società per migliorare il proprio settore giovanile.

Come tutti sanno, il Napoli non ha nessun impianto di proprietà, mentre la prima squadra s’allena a Castel Volturno, la Primavera lavora al Ianniello di Frattamaggiore e tutte le giovanili (dall’Under 17 all’attività di base) si allenano al Kennedy. I ragazzi delle giovanili per andare ad allenarsi devono usare mezzi propri visto che il Napoli non mette a disposizione nessun servizio navetta. Il club azzurro mette a disposizione un convitto nei pressi del centro sportivo di Castel Volturno.

La Primavera azzurra gioca le proprie gare ufficiali allo Stadio Ianniello di Frattamaggiore, mentre Under 17,16,15 al Kennedy. Milan, Juve, Atalanta, Inter e Roma hanno un proprio centro sportivo di proprietà, ma anche squadre che hanno una inferiore forza economica come il Torino, che ha acquisito il centro sportivo di Robaldo, Genoa (inaugurato l’anno scorso), Frosinone (CLICCA QUI) e addirittura il Benevento che dal 2018 possiede il campo Avellola dopo averlo riqualificato per volontà stessa del presidente Vigorito.

Ma quanto spende la SSC Napoli per il proprio settore giovanile?

E’ subito evidente che il Napoli  è uno dei club che investe di meno, nonostante la Uefa incentivi gli investimenti fatti per potenziare  strutture e squadre del settore giovanile di un club non considerandoli passivi. Ecco le cifre spese dai miglior club in Italia:

La Juve è l’unico club italiano  ad avere la propria Under 23 nel campionato di Serie C. 

Salta subito all’occhio la grande disparità di investimenti  tra la società partenopea e gli altri club ed é evidente che Gianluca Grava, responsabile del settore giovanile azzurro, è veramente solo a combattere in un oceano pieno di squali (CLICCA QUI).

Il territorio è florido, tantissimi club pescano dalla Campania, il Sudamerica d’Italia, e proprio il lavoro di Grava e dei suoi collaboratori fa in modo che il Napoli sia competitivo anche a livello nazionale nelle categorie Under 17, 16 e 15 (nella scorsa stagione due semifinali scudetto) ma riguardo al complesso passaggio alla categoria Primavera 1 c’è bisogno di fare sistema con investimenti opportuni e proporzionati al valore raggiunto dal Napoli nel corso degli anni.

Ma facendo il confronto oltre i confini italiani, il divario è veramente impietoso. Non bisogna sorprendersi poi se la Primavera azzurra faccia brutte figure quando gioca in Youth League.

Tutti sanno il gran lavoro di Ajax e Barcellona, il City ha speso 250 mln per costruire la sua Academy e il Liverpool ha da poco inaugurato il  nuovo centro sportivo (CLICCA QUI), l’Anderlecht (non uno dei top team europei) destina l’8/10% dei propri incassi per le squadre giovanili.

Ecco la classica, in base al valore della rosa, del campionato Primavera 1 19/20 che vede il Napoli relegato al terzultimo posto:

Altro punto interessante è il confronto tra i vari club sulla cifra massima per acquisire un giocatore per la propria squadra Primavera, dove anche in questo caso vede il Napoli molto distante dalle sue rivali:

fonte: transfermarkt.it

Dotare il settore giovanile di un centro sportivo di proprietà, ma soprattutto attrezzarlo per le esigenze formative dei giovani talenti azzurri, dovrebbe essere una priorità per un club importante come il Napoli. Con questa politica per il Napoli, è evidente che ‘del domani non v’è certezza’.

DI WILLIAM SCUOTTO

GRAFICI DI ROSARIO VITIELLO

 

 

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