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Gol ed esultanze alla moda: ecco chi è Jonathas, uomo di Raiola, obiettivo del Napoli

“Ma quanto sei alto?” la prima domanda che ti passa per la testa quando lo vedi dal vivo, sorge spontanea, ve lo assicuriamo. Glielo facevano notare all’elementari, tra i banchi di scuola a momenti non ci stava. Poi una città intera sorpresa a vista d’occhio da quest’omone brasiliano che si doveva chinare ad ogni angolo di strada: perché si sa, Elche provincia di Alicante antica e piena di porticine, labirinto di stradine sali-scendi. Sorrisone stampato sempre in faccia, anzi… sempre sempre proprio no: quando in Italia la seconda domanda (per qualcuno, faccia-tosta) era diventata “Quanto sei scarso?” Jonathas Jesus non sprizzava poi così tanta gioia. S’incazzava serio, e lavorava ancora più duramente per dimostrare le proprie qualità. Fino a quel gol lì in A, contro la Fiorentina: Pescara, ricordi?

Percorso in salita, fin da subito, tra favelas e infanzia complicata: una famiglia biologica che non poteva permettersi di crescerlo, troppi soldi. “Mamma” diventa la signora Olivia, mancata circa due anni fa, ahimè. “La ringrazierò sempre, è stata la prima a credere in me, anche con quel pallone tra i piedi”. Testa calda e capoccione fino in fondo, credente da morire. Innamorato del gol, se lo sogna persino di notte. Campeon con il San Paolo, esperienze anche tra Olanda e Italia:Brescia, Pescara (30 gol in 72 presenze in B), Torino e Latina. E? Poco appeal, nonostante tutto. Il brasiliano tutto fisico e sponde non piaceva assai, come altri. “Si ma in Liga… altroché scarso”. Quattordici reti stagionali in campionato e record storico nel club: eguagliato Voglino, un idolo da quelle parti, bomber per eccellenza. Talmente scarso che… il ventiseienne è stato uno dei brasiliani più decisivi nei top campionati d’Europa, solo Neymar meglio di lui tra gol e assist. Alla grande, Jonathas si fa bello ed esulta pure con occhiali da sole all’ultima moda, e prima di Morata: reggae style. Soprannome? “Il nuovo Diego Costa” affermano con sfrontatezza in Spagna. Beh, paragone niente male. Suo grande sogno, la Nazionale. Aspirazioni? Tantissime. Ora più che mai un top club: e Giuntoli lo vorrebbe al Napoli. Ma, con chi dovrà trattare? il 50% del cartellino dell’attaccante è di proprietà di Raiola, l’altra metà del Associaçao Maga Sporte Clube – club brasiliano di Serie C per cui lui… non ha mai giocato in carriera! E allora, com’è possibile? Chiaro: uno dei proprietari del Maga è proprio Raiola, insieme ad altri soci italiani.

“Ma quanto sei alto?” 1.90, si vede e si sa ormai. Ora la domanda giusta potrebbe e dovrebbe essere: “Ma quanto sei forte?”. Parla il suo sorriso, e tutti quei gol…

Fonte: gianlucadimarzio.com

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