Tony Iavarone per “Il Mattino”:
“Un’insolita, tuttavia necessaria, normalità avvolge l’attesa di Napoli-Cagliari: se n’era smarrita la memoria. Di sicuro, nulla di simile è accaduto da settembre scorso a oggi: c’era sempre un’ansia da prestazione vuoi perché bisognava inseguire la Juve, vuoi perché c’era da evitare il fiato sul collo del Milan.
Già, il secondo posto – a meno d’improbabili tempeste – dovrebbe essere quasi al sicuro. Lo dicono i numeri che stanno accompagnando il Napoli verso la Champions che, intesa come trofeo emblema dell’Europa calcistica, ha le orecchie grandi ma quasi mai il naso lungo, nel senso che di bugie ne dice poche. E allora basta soffermarsi sulle statistiche dei tre maggiori campionati (Premier, Liga e Bundesliga) per vedere rincorrersi le prime risposte su gerarchie, equilibrio, novità, conferme e declini.
La geografia del continente sta cambiando, alcuni giganti vacillano (Real, Milan, Inter), i migliori sono in fase di cambiamento tecnico anche se vincono sempre (Barcellona), emiri e oligarchi russi lanciano squadre come collezioni di figurine (Paris Saint Germain, Manchester City) o semplici sfide alternative (Zenit San Pietroburgo), il vecchio Ferguson non si stanca di portare in giro idee e campioni.
La novità
Il tempo è, però, una variabile che logora il potere. Neanche troppo sullo sfondo, invece, appare una squadra che sfugge a ogni categoria e insegue un ruolo: oggi autentica novità tra le grandi d’Italia e domani in Europa chissà. È il Napoli costruito da De Laurentiis, governato con mano ferma da Mazzarri ed esaltato dalle qualità di Cavani, Hamsik e Pandev. Ebbene tutte le cifre rivelano che la squadra che ha realizzato una delle migliori performance in campionato, tra i top team del vecchio continente, è proprio quella che ha i colori del mare. È al terzo posto in questa particolare classifica di confronto tra gli ultimi due tornei.
Meglio hanno fatto la Juve e il Bayern. Tra le altre big, incredibile ma vero, la Mazzarri band ha messo in riga anche Chelsea, i due Manchester, Real e Barcellona, quest’ultimo s’appresta a vincere il campionato spagnolo ma senza fuochi d’artificio. Un dato su tutti: i blaugrana si sentono forti dei loro 81 punti in classifica, che non sono tanti ma non tantissimi, considerando che un anno fa chiusero la Liga al secondo posto a quota 91.
Lo score
Dalla parte del Napoli si registra lo score del campionato in corso (18 vittorie, 9 pari, 5 sconfitte, 58 gol fatti e trenta subiti) e non solo. Infatti c’è ben altro: gli azzurri nella classifica annuale – riferita al 2012 – hanno messo insieme 72 punti con una media di 1,83 a partita. In quest’ambito hanno fatto meglio la Juve (2,35), il Bayern (2,29) e l’Atletico Madrid (1,97). Non il Tottenham, il quinto team e l’unico davvero performante della Premier, che si ferma a 1,65. Il Napoli svetta, invece, con i punti in più rispetto allo scorso campionato grazie a un attivo di otto lunghezze. La Fiorentina vanta sì un “plus” di dieci, tuttavia è molto indietro negli altri parametri e non compare in graduatoria.
Cavani e compagni sono riusciti a distanziare il Tottenham sia nei gol realizzati in questo campionato (58 a 55) che in quelli subiti (30 a 40). Non solo: il Matador batte con 22 reti a 17 il bomber inglese Gareth Bale. E, se non bastasse, i punti realizzati sinora dal Napoli sono 63, mentre sul fronte londinese si registra un tenue 58.
I campioni
Staccato di un filo l’Atletico Madrid (quarto posto). I numeri della formazione allenata dal riconfermato Diego Simeone – tecnico che intriga moltissimo il presidente De Laurentiis – sono anch’essi alti. Ma attraverso alcuni parametri sono ridimensionati rispetto al cammino del Napoli. Un quoziente fra tutti: gli azzurri sono in alto e in splendida solitudine nelle quotazioni di mercato, una graduatoria che assegna una valutazione secondo quanto fatto nel campionato in corso, ovvero un valore reale che va al di là delle clausole rescissorie. Cavani e Hamsik insieme raggiungono gli 87,9 milioni e sono gli unici due calciatori della stessa squadra che stazionano ai primi due posti nella classifica per nazioni. L’Atletico piazza in Spagna il solo Falcao con 60 milioni, in Inghilterra non c’è nessuno del Totthenam (Rooney, 65 milioni, precede Aguero, 45), mentre in Germania domina Gotze (47) del Borussia Dortmund, seguito da Ribery del Bayern (42). Infine il Napoli ha la più alta incidenza, nel campionato italiano, di “nazionali”, ben dodici in rosa, quattro più del Milan.
Insomma questo cammino azzurro può medicare le ferite patite in Europa League e in Coppa Italia e rilanciare un intero sistema di squadra per la prossima stagione. Non per questo dimenticando i problemi e le relative soluzioni. Esaltando, a dispetto di tutto, le qualità che ancora si possiedono. In altre parole, il futuro del Napoli è adesso“.
La Redazione
P.S.
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