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Gokhan Inler: “Io felice a Napoli”

L'agente dello svizzero Lamberti parla di un'offerta importante lo scorso anno ma è stata seccamente rifiutata

In forma, carico, a correre come ci si aspetta da uno con le sue qualità. Del suo valore. Gokhan Inler non vorrebbe fermarsi mai, non vorrebbe mai risposare e tantomeno accomodarsi in panchina. Proprio com’è accaduto a Torino: non era al meglio, non era in condizione, diciamo, dopo gli impegni delle qualificazioni mondiali con la Nazionale Svizzera, e così alla fine Mazzarri ha puntato sull’altra Svizzera, Behrami-Dzemaili, ricevendo in cambio la solita maratona infinita (da Behrami) e tre gol (da Dzemaili). Biglietti da visita prestigiosi e credenziali molto interessanti, in vista di Napoli-Genoa: ecco perché per ribaltare un po’ la storia, e dunque la conferma guadagnata sul campo della coppia già vista una settimana fa all’Olimpico piemontese, non resta che lucidare muscoli e testa. Operazione in cui Inler si sta cimentando con fervore sin dal primo giorno della ripresa degli allenamenti. A maggior ragione con la mannaia della diffida che pende sulla testa di Behrami.

LE COPPIE – E allora, il gioco. Il gioco delle coppie svizzere: perché comunque vada sarà un successo Nati. Una parola, un vezzeggiativo che in svizzero-tedesco si pronuncia producendo un suono molto simile a, “Nazi”, ma che in realtà non cela assolutamente riferimenti politici: è semplicemente il diminutivo riferito alla Nazionale. Divagazioni linguistiche a parte, dicevamo, in genere la mediana è sempre composta da due elvetici: la gerarchia di partenza ha sempre raccontato Inler-Behrami, ma dopo la tripletta e l’ottima serata – facciamo anche di grazia – vissuta da Dzemaili a Torino è ovvio che il matador (d’occasione) del Toro ci sarà anche domenica con il Genoa. Ebbene? Questa volta il ballottaggio sarà un affare tra i due titolarissimi di Mazzarri.
LA CANDIDATURA – La questione è molto più intricata di quanto si possa pensare: nel senso che il rientro di Inler dal primo minuto in squadra andrebbe letto sia nell’ottica del rilancio di un giocatore che ha nelle corde un potenziale importante per la volata finale; sia nella prospettiva della preparazione della sfida, decisiva, con il Milan, in programma il 14 aprile a San Siro: avere un Inler in più sarebbe fondamentale, per il Napoli, proprio come la certezza di poter contare su Behrami, diffidato e dunque a rischio squalifica. Ma non solo: ieri il kosovaro di Lugano s’è allenato regolarmente insieme con i compagni, ma non è ancora al top. Proverà a presentarsi al meglio e stringerà i denti com’è accaduto anche alla vigilia della trasferta torinese, ma nel frattempo ieri, in occasione della partitella in famiglia di fine allenamento, Mazzarri ha alternato proprio loro: primo tempo Valon con i titolari; secondo tempo Gokhan.
FELICE E CONTENTO – Le quotazioni della borsa del centrocampo azzurro, insomma, sono in evoluzione: Inler è in crescita e aspira a un posto. E nel frattempo, in nome e per conto dell’interessato, è il suo manager Dino Lamberti a raccontare sensazioni e pensieri in vista del futuro ai microfoni di Radio Crc: «Ha un contratto lungo con il Napoli, per la precisione fino al 2016, e non ha alcuna intenzione di lasciare la squadra e la città: è felice e sta molto bene».
BAYERN RESPINTO – Serenità diffusa, insomma. Ribadita anche leggendo la questione a parti invertite. «L’anno scorso, a dire il vero, il Napoli aveva ricevuto un’offerta importantissima da un top club europeo, ma la società azzurra la respinse. Sicché dubito che abbiano intenzione di venderlo in estate». Fu il Bayern Monaco, per la precisione, a mettersi sulle tracce di Inler. E a dire il vero anche il Milan e il Galatasaray pensarono a Gokhan: «L’interesse dei turchi risale a circa un anno fa, poi non ho saputo più nulla e immagino anche il Napoli. Altrimenti sarei stato avvertito».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

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