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Goal.com: “Rafa questa non è la Liga! Qualcuno gli spieghi che lo spettacolo non paga”

L'allenatore spagnolo non ha forse inteso che qui non siamo in Premier o nella Liga: la ricerca dello spettacolo ha fatto perdere qualche punto di troppo per strada

Storie di calcio. Del classico ex dal dente nemmeno troppo avvelenato che tira fuori il gioiello decisivo. E pensare che nell’ultimo giorno di calciomercato estivo gli fu preferito Duvan Zapata. Un’amara soddisfazione per l’arciere degli anni della rinascita. Una punizione maledettamente pesante quella di Calaiò e quel secondo posto che continua ad allontanarsi. Il Napoli continua a perdere punti contro quelle squadre che dal punto di vista dei valori tecnici dovrebbero essere tranquillamente abbordabili. Le stesse squadre che Juve e Roma, pur soffrendo, continuano puntualmente a battere.

Questione di mentalità, probabilmente. Di comprensione del calcio italiano. Di mancata consapevolezza che da queste parti non si professa il culto della Premier o della Liga, che qui lo spettacolo può essere pacificamente sacrificato sull’altare della vittoria. Anche quella per 1-0.

Contro il Genoa la squadra ha mostrato un’inquietante doppia faccia: primo tempo da applausi, frizzi e lazzi, ma senza quel cinismo necessario per chiudere la gara ancor prima di rientrare negli spogliatoi. Ma la vera anomalia è emersa nella ripresa. L’atteggiamento degli azzurri è apparso molle, rinunciatario, sciatto. Forse già con la testa altrove.

Ma il tema tattico non è cambiato di una virgola. Pur non avendo nelle gambe la benzina necessaria per arrotondare il punteggio si è perseguita la strada che lo stesso Benitez ha tracciato in tempi non sospetti: mai difendersi, mai rinunciare, ma attaccare e cercare sempre il goal in più. Con il risultato che il Napoli nella ripresa non ha quasi mai trovato la porta.

E come spesso capita nel calcio alla fine la porta l’ha trovata il Genoa, a coronamento di una partita coraggiosa, condita dalla furbata strategica di Gasperini che alla ripresa gettava nella mischia tale Feftatzidis in luogo di quel Gilardino che con buone probabilità quest’estate sarà tra i 23 azzurri in Brasile. Una di quelle mosse che cambiano le partite.

Eppure l’occasione non avrebbe dovuto essere sprecata, i successivi due turni di campionato, infatti, avrebbero potuto essere decisivi per avvicinarsi all’obiettivo: Fiorentina-Lazio, Roma-Inter e Milan-Juventus il clou della prossima giornata, mentre proprio la Fiorentina sarà ospite della capolista tra due settimane, quando al San Paolo torneranno i giallorossi dopo il 3-0 della semifinale di Tim Cup.

Sarà probabilmente l’ultima occasione per agganciare il treno per l’Europa, stazione Champions. Quello diretto, però.

 

Fonte: Goal.com

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