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Gli Oscar della Serie A, Higuain e Sarri i protagonisti azzurri

And the Oscar goes to.. Notte magica a Los Angeles in cui la tanto agognata statuetta d'oro sarà stretta nelle mani dei migliori. E qui da noi?

And the Oscar goes to.. Notte magica a Los Angeles in cui la tanto agognata statuetta d’oro sarà stretta nelle mani dei migliori. E qui da noi? Lontani dall’Academy abbiamo voluto tracciare una linea, parziale certo, di questo campionato, per premiare quanto di bello visto finora. Storie più o meno durature, momenti che si sono ritagliati uno spazio nella storia, volti noti e piacevoli novità perché il nostro campionato ha offerto tanto e tanto ha ancora da dare. E chissà che la statuetta più ambita questa volta non la vinca qualche Di Caprio del calcio italiano.. Al grido di ‘sì alle statuette, no alle belle statuine in campo!’, ecco i nostri Oscar.

Miglior Regista. Dietro la macchina da presa c’è la mente che tutto dirige, che decide le inquadrature, chi deve comparire e chi no, che impone tempi e modi ed è l’occhio che vigila su attori e comparse. Dietro la telecamera nel cinema, nel mondo del calcio il regista siede in panchina e spesso è parafulmine che prende critiche al posto della squadra. Ma quando una realtà brilla, i complimenti devono andare anche a lui. Quindi gli elogi alla Juventus che ha vinto quindici partite consecutive e che ha ripreso la testa della classifica non possono non andare anche a Massimiliano Allegri. Un altro regista degno di nota di questa stagione è Maurizio Sarri. Il suo Napoli, ora secondo, è stato primo in classifica da solo per sette giornate. Una trama azzurra così bella, in molti concordano, non si vedeva dallo scudetto dell’87; ma la conclusione di questo film (si scrive film, si legge campionato) ancora deve essere girata, registi avvisati.

Miglior Attore non Protagonista. Solo in apparenza un ruolo minore in una pellicola ben costruita. Francesco Totti in questa stagione non sta ricoprendo un ruolo di primo piano: poco impiegato, 213 minuti in campionato (e 4 in Champions League) e un gol. Anche se quella rete è stata la numero 300 della sua carriera. Sarà stata anche l’unica ma ha coinciso con un nuovo storico traguardo di un giocatore di cui se ne parla sempre, anche quando non gioca. Un altro aspetto del ‘non protagonismo’ di questo campionato riguarda l’altra parte di Roma. Non un singolo bensì la Lazio tutta: non protagonista in campionato ma in Europa League sì. Imbattuta, è l’unica italiana ad essersi qualificata agli ottavi, questa Lazio dai due volti che lontano dalla Serie A si è tolta, e potrà ancora togliersi, tante soddisfazioni.

Miglior Film Straniero. Parla argentino e sono diversi. In uno recita Higuain, in un altro Dybala, e in un altro ancora Icardi. Tre giocatori, tutti attaccanti, capocannonieri delle rispettive squadre. Higuain in testa perché guida la classifica dei marcatori del campionato, con un occhio anche ai gol d’Europa. Poi Dybala, finora 13 gol in campionato (nessuno come lui in bianconero) alla sua prima stagione alla Juventus; ed Icardi, ancora Argentina, ma questa volta in nerazzurro, con il capocannoniere della squadra di Mancini che in questa stagione raggiungerà le 100 presenze con la maglia dell’Inter. A dimostrazione che in attacco da queste parti si balla il tango.

Miglior Cortometraggio. Dura poco ma difficilmente si dimentica. Un po’ come il ritorno in  campo di Kevin Strootman dopo il terzo intervento al ginocchio. Dodici minuti all’Olimpico contro il Palermo, un vero corto, ma tanto è bastato per infiammare di nuovo i cuori dei tifosi giallorossi che hanno riaccolto la loro ‘lavatrice’ con cori e applausi. Un altro bel corto è stato quello con protagonista un giovane: Andrea Favilli. Subentrato al 93′ in campo al posto di Morata durante Juventus-Frosinone, ha vissuto 60 secondi indimenticabili, i suoi primi tra i grandi. Per questo classe ’97 come per il ritrovato Strootman, l’augurio è che il corto sia solo preludio di una pellicola ben più articolata e duratura.

Migliore Scenografia. Il set: lo stadio San Paolo. L’oggetto della coreografia: Kalidou Koulibaliy. Dopo un episodio razzista di cui è stato vittima proprio il difensore del Napoli, i tifosi azzurri hanno deciso di dimostrargli la loro vicinanza riempiendo il San Paolo con tante maschereraffiguranti il volto di Koulibaly. Bel gesto, piaciuto a molti non solo al giocatore.

Migliori Costumi. Per questo andiamo in Serie B e torniamo allo scorso novembre, all’indomani degli attentati di Parigi. Lo Spezia riprende l’hashtag ‘Je Suis Paris’ e lo ripropone sulle proprie maglie, come gesto di vicinanza per la popolazione francese.

Migliori Effetti Speciali. Qui si premiano le grandi giocate, quelle che i tifosi si aspettano per impreziosire ogni partita, quelle per cui vale il prezzo del biglietto. Una delle più belle della stagione, anche se non vista in Serie A, è di sicuro il gol di Alessandro Florenzi al Barcellona: euro gol da centrocampo che ha lasciato tutti increduli, come l’autore stesso. Un altro effetto speciale su campo di calcio si è visto con Bonucci. Juve-Napoli: il difensore con un intervento alla Fracci ha tolto il pallone dalla testa di Higuain che ci si stava avventando, pronto a fare gol da distanza ravvicinata. Gamba tesissima e spaccata, un intervento importante quanto un gol e.. sorpasso.

Oscar Giovanile. È un premio che non esiste più ma noi lo ripristiniamo per due giovani italiani,dall’1 al 10, che ricorderanno questa stagione e dei quali è indubbio che sentiremo parlare a lungo: Gianluigi Donnarumma e Federico Bernardeschi. Il primo, giovanissimo, classe 1999 difende i pali del Milan, l’altro, nato nel 1994, è pedina importante è costante dell’attacco della Fiorentina. Fratellini d’Italia per i quali è più che lecito pensare oltre che in grande, anche in azzurro.

Miglior Attore Protagonista. L’incertezza. In vetta, in coda, per l’Europa. Niente ancora è deciso, molte squadre sono impegnate sullo stesso fronte e con più.. attori protagonisti. E forse così è tutto più bello e piacevole. Titolo non assegnato, podio incerto e lotta per la salvezza ancora aperta. Il miglior attore protagonista è senza dubbio un premio da fine stagione. Un allenatore? Un calciatore? Per adesso non è qualcuno ma.. qualcosa, che non si vede e non si sente ma caratterizza ogni giornata di campionato che dà tanti verdetti ma ancora non definitivi.

Miglior Film. Quello più bello, con il lieto fine da vetta senza vertigini. Come si può dire adesso? Anche questo è un premio da finale di campionato. Appuntamento dunque a maggio con la statuetta di sicuro più ambita perché il miglior film è quello con la conclusione vincente.

fonte: gianlucadimarzio.com

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