Questo pari probabilmente servirà più alle rivali che al Napoli e alla Roma. Sembrava, in verità, che il Napoli ce l’avesse fatta, ma a tre minuti dalla fine Simplicio l’ha tirato giù bruscamente. Partita strana e a due facce, con una Roma bella nel primo tempo e una ripresa quasi tutta napoletana. La Roma è andata in vantaggio prima del riposo con Marquinho, dopo aver divorato occasioni su occasioni, una con Gago che ha dell’incredibile. Il Napoli sembrava spento e remissivo, troppo attendista, poco brillante nelle ripartenze e sempre in difficoltà sul palleggio dei romanisti. Sembrava, perché nella ripresa si è acceso di colpo e per mezz’ora la Roma ha visto nero. Con un gran destro dal limite, Zuniga ha centrato subito il pari e da quel momento ha costruito palle gol con grande facilità. Un paio le ha buttate via, un paio gliel’ha annullate Lobont. Poi Cavani, che aveva fatto poco o niente, si è svegliato di colpo, inventando un gran gol, una prodezza da fuoriclasse. Su quel vantaggio, il Napoli ha pensato di aver messo le mani sul terzo posto, forse sottovalutando la rabbia e l’orgoglio della Roma. Che proprio dalle comparse, da Tallo (un ragazzone della primavera), e da Simplicio, buono per tutte le stagioni, ha preso lo slancio per evitare il terzo ko. Servirà il pari per restituire alla Roma un grammo di serenità e per giocarsi in questi 270 minuti finali almeno un posto in Europa B? E quanto sarà utile al Napoli? Che comunque, in attesa di vedere cosa farà la Lazio stasera a Udine, l’ha raggiunta dopo una lunga rincorsa.
MARQUINHO SPRECA E SEGNA – Il primo tempo è stato quasi tutto della Roma. Un’altra rispetto a quella indecente vista a Torino e poi contro la Fiorentina. Molto più ordinata, capace di far valere il suo palleggio, pericolosa con Totti, ispiratissimo, e con Bojan, forse troppo trascurato in questi mesi. Strano, invece, l’atteggiamento del Napoli. Mazzarri ha marcato a uomo Totti con Inler e Pjanic con Gargano, lasciando Dzemail a zona. La squadra si è rinchiusa nella sua metà campo con l’evidente scopo di ripartire in contropiede, ma senza fare pressing, aspettando in modo passivo gli attacchi romanisti e magari qualche errore clamoroso dei difensori avversari. La Roma, dunque, è partita bene, ma dopo 9 minuti il Napoli l’ha spaventata. Inler ha liberato bene Zuniga sulla sinistra, il tiro è stato rimpallato da Heinze. Sul corner, una deviazione di Fernandez è stata respinta sulla linea da Gago, con Lobont battuto. Poi quasi solo Roma. Che con Borini ha sfiorato subito il gol: cross da sinistra e deviazione sul primo palo di poco fuori. Al 25’ Taddei ha provato dal limite, ma De Sanctis ha risposto alla grande. Un minuto dopo un’occasione gigantesca sprecata da Gago. Totti ha sferrato un destro dal limite, sulla sua fiondata insidiosa De Sanctis si è salvato alla meglio e Gago da due metri, con la porta spalancata, è riuscito a sbagliare il tap in! Un errore davvero incredibile. Alla mezz’ora ancora De Sanctis protagonista, su una rasoiata velenosa di Bojan dal limite; e ancora, al 32’, altra palla gol gigantesca divorata dalla Roma. Bojan, incontenibile, ha messo al centro un cross perfetto, che Marquinho ha incornato da due passi, deviando però sopra la traversa. Il gol era nell’aria ed è arrivato al 42’. Scambio sulla destra tra Rosi e Totti, palla ancora a Rosi e sul suo cross basso questa volta Marquinho non ha sbagliato, anticipando Fernandez. Vantaggio meritato alla fine di un primo tempo quasi tutto romanista.
LA PERLA DI CAVANI – In avvio di ripresa il Napoli ha però pareggiato e la musica è cambiata. Corner contestatissimo da Kjaer, ma che Rizzoli ha assegnato al Napoli. Hamsik invece di buttare il pallone nella mischia ha appoggiato per Zuniga, al vertice dell’area: due passi e un destro ciclonico nell’incrocio per l’1-1. Subito dopo Mazzarri ha sostituito Dzemail con Pandev, che si è piazzato alle spalle di Cavani, mentre Hamsik è arretrato di qualche metro. Il Napoli ha preso slancio, assediando la Roma e conquistando tre corner di fila. Al 20’ ancora Zuniga ha saltato Rosi, ma questa volta ha sbagliato il tiro. E un minuto dopo grande occasione per il Napoli: Inler ha lanciato Maggio, che si è presentato davanti a Lobont ma si è fatto parare il tiro. Al 22’, vantaggio meritato del Napoli. Pandev ha cercato Cavani al vertice sinistro dell’area, dribbling a rientrare su Kjaer e destro bellissimo nell’angolo opposto. Un gioiello di gol.
La Roma è rimasta tramortita, ha faticato a riprender quota. Luis Enrique ha inserito Simplicio e Tallo e proprio da loro due al 43’ è arrivato il pari. Tallo sulla sinistra ha saltato due napoletani, cross al centro e Simplicio ha trovato la deviazione da pochi metri. Inedita la sua esultanza: invece di andare dai compagni è salito in tribuna per abbracciare la moglie e la figlia. Inevitabile il giallo da un Rizzoli sorpreso e sbigottito.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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