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Gli azzurri ora osano: “Vogliamo la coppa!”

Italiani contenti per il risultato contro la Germania: «Ma adesso conta solo la prossima»

Claudio Marchisio è sudato. È stremato. La semifinale è vinta. La Germania torna a casa. L’Italia va a Kiev per la finale contro la Spagna. Stavolta c’è da chiudere il cerchio, contro gli avversari dell’inizio il torneo. Gli azzurri lo sanno e vogliono l’impresa con la Spagna. Non si festeggia per il sceondo posto.
Marchisio attacca: «La più grande soddisfazione della carriera? Sarà la prossima, se vinceremo domenica. Oggi abbiamo fatto una partita strepitosa, poi siamo stati cinici. È stato bellissimo. Però sarà più bello la prossima volta. Adesso però siamo un po’ stanchi, la cosa importante è che siamo partiti bene con Mario all’inizio. E poi ci siamo mangiati anche dei gol, anzi in un’azione ho chiesto scusa a Totò (Di Natale) per quell’azione in cui non l’ho visto».
Il portierone Gianluigi Buffon, è arrabbiato: «Si sta giocando per un obiettivo prestigioso non è giusto rischiare alla fine e poi finire ai supplementari e magari perdere. Non si scherza con il fuoco, i giovani lo devono imparare. Le partite vanno vinte quando si può, in alcuni momenti dobbiamo migliorare negli atteggiamenti, ci sono situazioni che rompono le scatole. Non abbiamo ancora vinto, sorriderò quando vinceremo, non festeggio il secondo posto. Ho visto la festa degli italiani quando si vinceva con l’Inghilterra, mi è venuta la pelle d’oca».
E poi il ricordo della difficoltà del Paese, della gente che soffre: «Dedico la vittoria a chi ora fa festa in piazza -riprende Marchisio -: spero che i nostri sforzi possano dare una mano e un sorriso alla gente, visto il momento di crisi nel nostro paese».
Da chi soffre nel Paese ai terremotati nelle dell’Emilia in tendopoli. «Il mio pensiero va ai terremotati dell’Emilia, a Parma abbiamo vissuto delle emozioni incredibili» Giorgio Chiellini, fa una dedica particolare per il successo sulla Germania. «Ci abbiamo creduto – dice il forte difensore rivolgendosi in video ai terremotati dall’Emilia -: volevamo vincere per continuare questo sogno e farlo vivere anche a voi, insieme a noi. Ci siamo meritati questa vittoria. Ora andiamo a prenderci questa coppa». Il difensore ha vinto anche una sfida con l’infortunio: «La vigilia ero tranquillo, dieci giorni fa era un sogno pensare al recupero, devo ringraziare lo staff medico. Stiamo vivendo un sogno e con noi milioni di italiani. Ci godiamo ancora un po’ questa vittoria, poi il pensiero andrà a domenica e vogliamo continuare a sognare».
Un sogno. Sì un sogno e l’Italia c’è. A Kiev ci sarà. Lo ricorda l’altro difensore, Federico Balzaretti, spostatosi a sinistra: «È un sogno essere in finale, ma le finali bisogna vincerle. Ora godiamoci questo successo, ma da domani dobbiamo pensare alla Spagna». E poi la domanda sul rigore. «Rigore? – dice ancora l’azzurro – Non ho capito l’arbitro cosa abbia fischiato, tra l’altro prima del mio tocco, perché l’arbitro ha detto che il ”mani” era di Barzagli. Ma a questo punto, c’era o non c’era, non ci cambia nulla». Felice anche Leonardo Bonucci: «L’Italia va rispettata, pensiamo ad andare avanti».
Andrea Pirlo sorride e spiega: «Non è fatto ancora niente, arrivare secondi non serve. Vogliamo vivere le emozioni forti, voglio la coppa».
E tutti lo sanno. E l’entusiasmo è entrato nella Nazionale. Ha contagiato gli azzurri che sono ben coscienti del valore dell’impresa realizzata sul campo di Varsavia. Andrea Barzagli non si tiene, e dà un’idea della temperatura che si respira adesso: «Sì siamo stati veramente grandi – sottolinea Barzagli – abbiamo fatto una partita bellissima contro una grandissima squadra». Riccardo Montolivo si allinea: «Una vittoria che mette i brividi, siamo entusiasti. Il mio lancio a Balotelli? È andata bene. L’Italia va rispettata ma stasera è solo una serata di sport. La finale con Spagna? Loro appena favoriti. Ma siamo lì». E Aleassandro Diamanti quando è entrtao in campo si è messo il braccialetto nelle mutande per non tenerlo al polso: «Siamo 50 e 50 con la Spagna. Lotteremo fino alla fine».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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