RICCIOLI. Ma il «capriccio» resta Fellaini (27), la figura illuminante per la costruzione del gioco, un fisico niente male e piedini che rappresentano per Benitez certezza: però la strada è impervia, è lunga, è faticosa e passa attraverso una serie di condizioni che richiederanno pazienza. La prima: il legame – sentimentale – tra il belga ed il Manchester United, il sogno d’un fanciullo realizzatosi un anno fa e non ancora spezzato, non decisamente, da preclusioni di Van Gaal; la seconda: il desiderio – nel caso di divorzio dai Red Devils – di ritrovarsi in Champions, in quell’atmosfera magica che provvede ad alimentare le motivazioni. Napoli e Manchester United non si sono ancora parlati e lo faranno nel caso in cui all’Old Trafford non ci sia più posto per Fellaini, che attende un segnale da Van Gaal per definire il proprio futuro; ma sia Napoli (ovviamente) che Manchester United sanno che basta poco per far decollare un accordo ch’è complesso, perché coinvolge un calciatore ch’è costato (appena nel luglio del 2013) 33 milioni di euro e ch’è in presenza d’un contratto principesco. Ma Napoli è la prima scelta di quella mezz’ala che Benitez «vede» pure dinnanzi alla difesa. Fellaini ha una grande voglia di riscatto dopo una stagione complicata, costata anche il posto in panchina a David Moyes, il tecnico che lo aveva lanciato nell’Everton e poi portato – la scorsa estate – al Manchester United.
GLI ALTRI. Altrimenti si vira, andando a scovare quel che può tornare utile altrove: sempre in Inghilterra, ad esempio, al Tottenham, che ha un Moussa Dembelé (27) ritenuto idoneo a garantire le due fasi; più probabilmente in Italia, alla Sampdoria, che ha Pedro Obiang (22), da un bel po’ tenuto sott’osservazione e però valutato non meno di sette milioni di euro. Ma queste sono le scelte del poi, perché prima il Napoli sta verificando gli identikit calciatori con maggior respiro internazionale.
PRIORITA’. C’è un listone e ci sono, inevitabilmente, gerarchie pure in questo caso: De Guzman, che ha alle spalle esperienze tra la Spagna e l’Inghilterra, ha scalzato la concorrenza e la presenza d’un manager al san Paolo (lunedì sera, durante la gara cn il Psg) vicino al suo entourage nè è palpabile conferma. Il resto lo ha fatto quel piano d’avvicinamento con il Villarreal ch’è propedeutico ad un affare prossimo alla discussione. Ma il passepartout per spingersi oltre, per arrivare al secondo centrocampista, è l’Athletic Bilbao: dinnanzi alla tv, nelle notti della verità, ci sarà anche Fellaini.
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