«L’invito è di restare con i piedi per terra e concentrarsi sulla prossima partita tra quattro giorni ad Edimburgo contro la Scozia». Lo dice il Ct della nazionale Jaques Brunel dopo il successo ottenuto contro la Francia nella prima giornata del 6 Nazioni 2013. La vittoria sui blues ha prodotto un primo risultato: l’avanzamento dell’Italia nel ranking IRB, nono posto superando il Galles e a meno di un punto, gli azzurri hanno 77,82, dalla coppia Samoa Argentina che di punti ne hanno 78,71. I nostri avversari di sabato prossimo per il secondo turno del torneo sono al dodicesimo posto. La vittoria azzurra sui «maestri» francesi ha ulteriormente galvanizzato l’ambiente rugbistico, si prevede ad Edimburgo una affluenza di italiani non meno di 5000.
In occasione dell’incontro con la Francia folta la rappresentanza napoletana a bordo campo tra i 366 ex azzurri che hanno ricevuto il cap (il cappellino che è una tradizione ottocentesca anglosassone e che ora la Fir per la prima volta ha fatto sua e che viene dato all’atleta presente in un test internazionale con la maglia azzurra) i primi a ricevere il riconoscimento sono stati Vittorio Ambron, Erasmo Augeri, Raffaele D’Orazio, Luigi De Joanni, Alessandro Fusco, Crescenzo Vitelli e i fratelli Luigi ed Annibale che hanno ritirato il copricapo per il papà Elio, scomparso recentemente.
Altri premiati sono previsti nelle prossime due gare casalinghe del 6 Nazioni. La nazionale sarà a Napoli il prossimo 23 novembre per affrontare allo stadio S. Paolo l’Argentina, uno dei test match che gli azzurri annualmente sostengono con le maggiori nazionali mondiali, lo scorso anno gli avversari sono stati Nuova Zelanda, Australia e Samoa, quest’anno sono prevesti oltre ai pumas l’Australia e Tonfa. Gli azzurri mancano dalla nostra città dal 1990, era il 7 aprile, quando affrontarono per la Coppa Europa la Polonia battendola per 34-3.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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