Il fatto ambientale questa sera in Dnipro Napoli può contare non poco nella prestazione degli azzurri che andranno in scena all’Olympic Stadium di Kiev. “Nella notte che può valere un’intera stagione, con il sogno di volare a Varsavia, il Napoli avrà due avversari in più: i fantasmi dell’errore arbitrale nella partita d’andata e il clima ostile dell’Olympic Stadium” scrive il Corriere dello Sport. Nella capitale ucraina saranno in settantamila a sostenere il Dnipro di mister Markevych, esiliato dal proprio campo per motivi di sicurezza. Gli azzurri devono guardare avanti senza guardare alla beffa del gol irregolare convalidato agli ucraini nella sfida d’andata: “… l’andata è il passato e stavolta è sfida per uomini forti, non per i poteri forti d’un Dnipro ch’è l’espressione d’una potenza economica, quella di Ihor Kolomojs’kyj, il viceré ucraino per ricchezza, il 377esimo al mondo secondo Forbes. Riflettori puntati sul direttore di gara – e la sestina – dopo l’attacco frontale di De Laurentiis a Platini (e l’errore clamoroso)”. La finale di Varsavia rappresenterebbe un traguardo emozionante anche per coloro che c’erano nell’ultima finale europea di ventisei anni fa come Tommaso Starace, magazziniere storico di quel Napoli, e Luigi Cassano, ora delegato alla sicurezza e responsabile alla biglietteria.
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