È il giorno del ritorno a Milanello di Silvio Berlusconi. La vigilia della sfida col Napoli non può che essere concentrata sulla visita alla squadra del presidente rossonero. La decisione di stare accanto ad allenatore e giocatori in un momento così delicato mette in secondo piano eventuali cambiamenti tecnici. Il patron rossonero non si reca nel centro sportivo con grande frequenza, è solito scegliere i momenti con particolare attenzione.
Il Milan è atteso da un trittico di impegno estremamente delicato. E non solo per il futuro di Massimiliano Allegri. Napoli, Anderlecht e Juventus rappresentano il nodo cruciale di tutta la stagione. Le due giornate di campionato tracceranno la linea di demarcazione di un’intera stagione, modificando in maniera probabilmente irreversibile gli obiettivi di classifica. La sfida in Belgio, se possibile, sarà addirittura più decisiva. Il Milan non può permettersi di mancare la qualificazione agli ottavi di Champions se vorrà evitare di sentir risuonare la parola fallimento con mesi di anticipo. I rossoneri, però, hanno la possibilità di ribaltare questa situazione. Proprio in tal senso deve essere letta la decisione del presidente Berlusconi.
Intanto Allegri dovrà rinunciare a Bonera per almeno un mese. Lesione muscolare alla coscia sinistra. L’allenatore rossonero dovrà giocare a quattro dietro. Yepes è il principale candidato per affiancare Mexes al centro della difesa. Bojan e Boateng, invece, tornano a disposizione, dopo le sedute differenziate dei giorni scorsi. Lo spagnolo potrebbe anche partire dall’inizio insieme a El Shaarawy e Pazzini che parte con una lunghezza di vantaggio su Pato nel ruolo di punta centrale. Seduta defaticante per De Sciglio di ritorno dall’impegno con l’Under 21.
Da parte sua Barbara Berlusconi torna sulla questione stadi, preferendo evitare l’argomento Milan. La consigliera della società rossonera con delega ai progetti speciali sollecita il Parlamento ad affrontare l’argomento, la cui discussione è ferma in Senato. «Sono perfettamente consapevole del fatto che l’Italia abbia, in questo momento, molte altre priorità. Voglio ricordare, però, che il calcio non è un business solo per chi guadagna milioni di euro, ma anche per i tanti posti di lavoro che genera. Un giro d’affari che alcune ricerche hanno stimato di circa 8 miliardi di euro, per un gettito per lo Stato di oltre un miliardo di euro».
E intanto ieri Adriano Galliani era in Spagna. Ufficialmente un viaggio per scopi commerciali ma non si può escludere che l’ad rossonero abbia posto le basi per qualche operazione in vista di gennaio. Se il Milan riuscirà a invertire la rotta, può darsi che la proprietà decida qualche investimento. E potrebbero essere interessanti le situazioni di alcuni giocatori di troppo al Real Madrid, da Ricardo Carvalho a Raul Albiol.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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