Da domenica Gianni Morandi è un po’ più napoletano. La sua decisa presa di posizione dopo i vergognosi cori partiti domenica dalla curva bolognese ha reso il cantante ancora più amato da queste parti. E, per questo, meritevole anche della cittadinanza onoraria: la larga maggioranza degli utenti del sito www.ilmattino.it la pensa così. Non si discostano anche i colleghi partenopei della voce di Monghidoro. Dice Gigi Finizio: «La merita perchè ha dimostrato correttezza e signorilità. Del resto Gianni è sempre stato una persona perbene e sensibile. È giusto conferirgli questo ideale riconoscimento, non certo per campanilismo ma per premiare un comportamento da emulare».
Sulla stessa lunghezza d’onda, o quasi, Nino D’Angelo. «Gianni ha fatto bene a prendere le distanze e a scrivere quelle cose, il suo è stato un gesto apprezzabile. Era però il minimo che potesse fare dopo aver ascoltato quei cori e letto quegli striscioni». D’Angelo è stufo dei soliti insulti: «Mi danno fastidio ma a questo punto è meglio l’indifferenza. Vorrei solo capire perchè tutti ce l’hanno con Napoli, ma senza piangerci addosso. Per questo dico che, anche io, a parti invertite, mi sarei comportato come Morandi. Non c’è stata, infatti, solo l’offesa alla città di Napoli ma anche il mancato rispetto della memoria di Lucio Dalla, un artista che si sentiva napoletano e che amava molto la nostra città. Morandi si è sentito tradito dalla sua Bologna soprattutto per questo. I cori contro di noi sono diventati una sgradevole abitudine, quello che ha colpito è proprio l’offesa al ricordo di Lucio».
Dalla, tra l’altro, ha eseguito, tra gli altri, con Finizio la canzone “Napoli”. «Lucio amava Napoli – aggiunge Gigi – e sosteneva il rispetto per gli altri. Quello che non sopporto è che negli stadi, non solo a Bologna, ci siano solo insulti e offese. Lo sport dovrebbe essere seguito come un concerto: con partecipazione e festa». Sarebbero pronti a riconoscere la cittadinanza a Morandi anche altri due tifosi vip del Napoli. «Idealmente premierei tutti quelli che si impegnano per eliminare questo malcostume, per superare le barriere del razzismo e della volgarità – esordisce il cabarettista Simone Schettino – perchè in Italia anche in questo siamo datati: questi cori li cantano ormai da sessant’anni. Un artista sa trovare sempre le parole giuste e può smuovere le coscienze perchè è amato dal grande pubblico. Ecco perchè Morandi ha fatto bene, del resto lui ha cantato poesie in musica. Il mio rammarico è per coloro che sarebbero dovuti intervenire in tempo e non lo hanno fatto, dando forza a questi imbecilli: mi riferisco agli organi preposti, che avrebbero dovuto fare di più».
Infine Maurizio Marinella, lo stilista che esporta nel mondo il marchio Napoli: «Sono totalmente d’accordo con l’idea di conferire la cittadinanza a Morandi: Gianni è stato carino e garbato e ha fatto bene a prendere le distanze da frasi e cori indegni. La sua intelligenza ha spazzato via questa inciviltà che disturba non poco: non è possibile che allo stadio ci sia un clima da battaglia indegno. Noi – conclude il celebre “re delle cravatte” – ci impegniamo per mostrare la napoletanità positiva e poi subiamo questi attacchi vergognosi: ecco perchè darei senza dubbi questo ideale riconoscimento a Morandi».
Fonte: Il Mattino
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