Il progetto degli Allievi Nazionali riparte da Ciro Muro, l’allenatore che nella scorsa stagione ha raggiunto la finale nella categoria Giovanissimi Nazionali, persa per 4-1 contro l’Inter Muro, per chi lo ricorda come giocatore nel Napoli era un trequartista tecnico con un gran piede, la riserva perfetta di Diego Armando Maradona, da cui rubò, seppure in piccola parte, la capacità di calciare le punizioni al punto di essere soprannominato dai tifosi “Murodona”. I suoi giovanissimi della scorsa stagione, e gli Allievi Nazionali a punteggio pieno dopo aver battuto Bari, Crotone e Vicenza, hanno in comune la voglia di imporre il gioco e di gestire il possesso palla. Il modulo è il 4-3-3, marchio di fabbrica delle giovanili azzurre, con una difesa molto alta che ha spento domenica scorsa le velleità offensive del Vicenza.
Il gruppo è formato da ragazzi classe ’96 e ’97 finalisti con pochissimi ritocchi arrivati dal mercato, come Armando Anastasio, classe 96, proveniente dal Materdei e Gianluca D’Auria, anch’egli 96, in prestito dall’Inter. Alcuni ragazzi del ’96 come per esempio Contini, Mangiapia, Gaetano, Supino, si alternano anche con la Primavera dove si è molto attenti all’inserimento dei migliori prospetti sotto età. Le sorprese positive di questo inizio di stagione provengono soprattutto da alcuni ragazzi che non trovavano molto spazio nella scorsa stagione perchè chiusi dai vari Cretella, Palmiero, Tutino (solo per metà stagione negli Allievi Nazionali, ndr), passati stabilmente in Primavera. Parliamo di Prezioso, De Vincenzo, Di Fiore, Schiavo, giocatori nella scorsa stagione aggregati spesso al gruppo degli Allievi Nazionali Lega Pro I° e II° Divisione con l’allenatore Pompilio Cusano. In questa stagione, al contrario, stanno diventando protagonisti, confermando l’assunto molte volte trascurato, che i giovani vanno aspettati per farli crescere al meglio.
Il nostro focus sul gruppo degli Allievi Nazionali Serie A e B parte assolutamente dal portiere di maggiore prospettiva dell’intero vivaio azzurro, il ’96 Nikita Contini Baranovsky. Il suo nome è curioso come le sue origini, Nikita non nasce a Napoli ma a Cherkassy in Ucraina, da madre ucraina e padre campano e all’età di tre anni si trasferisce in Italia. Comincia a giocare nell’Atletico Giugliano, scuola calcio del padre, Pasquale Contini, che attualmente si chiama ASD Giugliano 1928 e circa 5 anni fa entra nei taccuini degli osservatori partenopei che convincono lui ed il padre al trasferimento al Napoli. Le sue caratteristiche principali sono quelle di un portiere fisico e di personalità; apparentemente sbarazzino, mostra una grande determinazione, distinguendosi per la capacità di utilizzare bene i piedi, bravo nelle uscite e con la capacità di parare i rigori. Trascorre un anno difficile due anni fa nei Giovanissimi Nazionali dove gli infortuni subiti lo fermano per mesi e gli sottraggono la fase dei playoff dove i compagni raggiungeranno la finale, perdendo poi 3-0 contro la Fiorentina. Nikita poi si è riguadagnato la scena nella scorsa stagione dove partendo sotto età e in panchina negli Allievi Nazionali si è messo in mostra fino ad incantare gli addetti ai lavori di tutta Italia al prestigioso torneo di Arco di Trento, dove il gruppo diretto da Nicola Liguori ha sfiorato la vittoria perdendo in finale contro l’Inter ai supplementari. Contini fu determinante nella vittoria ai rigori in semifinale contro l’Atalanta. Le difficoltà l’hanno fatto crescere molto mentalmente ed insieme ad una crescita fisica costante, gli hanno permesso di diventare la prima alternativa a Crispino, di due anni più grande, nella primavera ed il titolare indiscusso degli Allievi Nazionale. La sua alternativa è l’ottimo ’97 Guido Mennella che, formatosi nella Virtus Vesuvio, si è già distinto nella scorsa stagione crescendo settimana dopo settimana fino ad incidere con le sue splendide prestazioni sullo splendido cammino dei ragazzi di Ciro Muro. A Chianciano, in particolare, la sua capacità di gestire la tensione e di parare i rigori contro la Reggina in semifinale hanno consentito alla squadra di raggiungere la finale poi persa contro l’Inter. Ottimo tra i pali, oltre che sui rigori, vanno evidenziate anche gli ottimi fondamentali nelle uscite alte. Un altro portiere affidabile e con buone prospettive per il futuro su cui il Napoli punta molto.
Nella linea difensiva molti sono i giocatori che si stanno distinguendo positivamente. L’esterno destro basso, il 97 Giorgio Palumbo, molto sfortunato lo scorso anno quando non ha potuto far parte della squadra che ha giocato le fasi finali sta faticando ad uscire anche adesso per colpa di alcuni problemi fisici ma è a livello nazionale nel suo ruolo uno dei migliori a livello assoluto. L’anno scorso ha fatto parte in maniera costante della Nazionale under 15. Cresciuto nella scuola calcio A.S. Virgilio, gestita da Alessandro Improta, è un esterno specializzato nella fase di spinta capace anche di inserirsi centralmente. Le sue caratteristiche tradiscono le sue origini di esterno alto, essendo stato arretrato sulla linea difensiva tre anni fa nei giovanissimi regionali e formato per percorrere tutta la fascia. Sulla corsia destra si sta facendo rispettare in queste prime tre giornate Fabrizio De Simone, che, pur nascendo centrocampista, sta ben figurando in questo nuovo ruolo. A sinistra stanno spiccando le cavalcate del classe ’96 Osvaldo De Vincenzo. Dai suoi cross sono nate alcune delle azioni più interessanti e pericolose costruite dal Napoli in queste prime tre giornate e non è mancato neanche il prezioso apporto in fase difensiva. I centrali difensivi sono uno dei punti di forza della squadra e tra questi il più convincente al momento è il ’96 Gianluigi Mangiapia. Quest’ultimo guida la difesa con molta precisione e con una buona lettura della tattica del fuorigioco. Per le sue ottime prestazione negli Allievi ha già debuttato in Primavera nella gara del primo turno eliminatorio di Tim Cup in casa del Crotone, entrando al posto del ’95 Di Stasio. Saurini guarda con interesse a questo prospetto che rappresenta una delle idee più concrete per la Primavera in attesa che diventi utilizzabile Lasicki, ancora ai box per motivi di tesseramento. Gli altri centrali Marco Supino (’96), guida difensiva degli Allievi Nazionali nella scorsa stagione, e Michele Girardi (’96) che l’anno scorso, ampiamente sotto età, era impegnato come terzino destro nella Berretti. Girardi domenica ha disputato un’ottima partita contro il Vicenza, sbloccando anche il match sugli sviluppi di un corner. Antonio Granata (’97), messosi in evidenza anche lui a Chianciano, è un jolly a disposizione di Ciro Muro; è, infatti, in grado di svolgere al meglio tutti i ruoli della difesa.
A centrocampo si sta rivelando una felice sorpresa il ’96 Mario Prezioso, al secondo anno al Napoli formatosi nell’Unione Sportiva San Nicola di Castello di Cisterna e rientrante dopo un esperienza all’Empoli. sembra aver trovato la sua collocazione migliore al centro del centrocampo a 3 dopo essere stato a lungo utilizzato anche come interno. Davanti alla difesa si sta mostrando bravo nell’impostazione e nei lanci, dando anche un ottimo contributo alla fase difensiva. Sulla mediana Gennaro De Simone (97) si è messo in luce nei Giovanissimi Nazionali; si tratta di un mediano capace di unire quantità e qualità. Al terzo anno al Napoli, ha guidato il centrocampo dei Giovanissimi Nazionali, segnando anche un gol importante contro il Torino durante le finali scudetto. La mezzala sinistra è il mancino Armando Anastasio (96), arrivato quest’estate dal Materdei, un centrocampista soprattutto di qualità. Capace di giocare anche come centrale, ama attaccare gli spazi per segnare (14 gol l’anno scorso) ma anche per fare assist, sua vera specialità. A destra ci sarà spazio per Davide Schiavo (96), proveniente a gennaio scorso dalla Juventus (svincolatosi per motivi ambientali) dopo essersi formato nella Damiano Promotion di Carmine Tascone, un interno di centrocampo bravo nella fase di interdizione ma anche a proporsi in avanti, che pecca ancora in continuità.
In avanti il gioiello ancora grezzo è sicuramente la prima punta Salvatore De Iorio (97), un attaccante centrale moderno, di grande movimento ma dotato anche di senso del gol e di un’ottima conclusione per forza e precisione. Il suo modello è Van Persie e, come lui, è in grado di giocare anche come seconda punta, mancino, è sia veloce che potente. Salvatore, che da 4 anni è al Napoli, l’anno scorso ha segnato 17 gol nel campionato Giovanissimi, impreziosendo la sua stagione anche con qualche presenza negli Allievi Nazionali. La sua formazione calcistica è stata svolta, prima del Napoli, nella squadra del suo paese, l’AC Sessana, è seguito dagli addetti ai lavori delle nazionali giovanili; nella scorsa stagione ha ottenuto qualche convocazione nell’Under 15. Spicca per le sue qualità Felice Gaetano (’96), talento duttile capace di dribbling funambolici e passaggi illuminanti che può giocare sia da interno di centrocampo che da esterno avanzato. Sta un po’ faticando ad affermarsi rispetto ad altri coetanei del ’96 ma il suo talento rimane cristallino; deve, però, trovare continuità per compiere il salto di qualità.
L’esterno destro titolare è Alfredo Bifulco (’97); questa stagione, in un campionato molto competitivo come gli Allievi Nazionali, può essere importante per la sua crescita, anche lui ha bisogno di trovare maggiore continuità per affermarsi verso posizioni sempre più competitive. A sinistra si sta invece mettendosi in mostra Alessandro Di Fiore (’96); l’anno scorso non ha trovato molto spazio, ma al momento uno dei migliori per impegno e sostanza, bravo ad aiutare la squadra in copertura ma anche a dare il suo contributo in fase offensiva dove spesso crea scompiglio nelle difese avversarie.
Per chiudere la nostra carrellata non si può dimenticare il nuovo acquisto Gianluca D’Auria (’96), attaccante proveniente dall’Inter in prestito che, se riesce ad inserirsi nel gruppo, può rappresentare un valore aggiunto per l’organico a disposizione di Ciro Muro. Un ragazzo formatosi nella scuola calcio Football Club Meridiana capace di segnare più di 30 gol solo due anni fa nel campionato Giovanissimi Nazionali.
Alle spalle del nucleo protagonista di un ottimo inizio di campionato, cercheranno di guadagnarsi spazio i portieri Scarpa (’96) e Abbenante (’97), i difensori La Mura (’96), Iovane (’97), Frulio (’97) e Grillo (’97), i centrocampisti Finizio (’96), De Masi (’97), Setola (’97), A.Esposito (’97), Esposito Lauri (’97) e gli attaccanti Lombardi (’97), Gagliardi (’97), Selva (’97), Napolitano (’97).
L’organico degli Allievi Nazionali sembra ben assortito in tutti i reparti e dotato di ottime individualità; dopo tre vittorie, si può dire che chi ben comincia è a metà dell’opera. L’obiettivo è sempre crescere senza porsi limiti e con la consapevolezza che nessun risultato è impossibile.
Gianluca Dova e Francesco Russo
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