Il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli ha parlato in occasione del premio MLC Inside The Sport. Tra gli argomenti trattati ci sono Spalletti, il futuro e alcune voci di mercato. Ecco le sue parole:
“Sono felice ed emozionato di essere qui, ringrazio i votanti. Da soddisfazione ricevere un premio nel tempio del calcio. Tutta la mia famiglia è qui, è motivo di soddisfazione. Ho un passato da calciatore mediocre, sono partito da lontano e ho fatto sacrifici insieme alla mia famiglia”.
Sullo scudetto:
“Devo dire che Luciano ha fatto davvero un grande numero, ha fatto un numero straordinario. Si è messo con la testa dentro al carrarmato, voleva questo risultato. L’anno scorso abbiamo fatto un terzo posto, creando le basi per fare questo Napoli. Grandi meriti vanno a lui, alla proprietà, ai ragazzi, ai miei collaboratori. Credo che il calcio italiano abbia bisogno di persone così. E’ uno studioso. Si parla di giochisti e risultatisti, ha toccato il massimo tra la bellezza e la semplicità, palleggio e verticalità. E non gli è venuto per caso, l’ha cercato. I ragazzi sono stati straordinari, sono grandi calciatori, ma lui ha fatto un numero straordinario. Grazie, Luciano”.
Su Kvaratskhelia:
Non ci sono grandissimi segreti. I giocatori li conoscevano anche gli altri, abbiamo avuto il coraggio e la tempestività di prenderli al momento giusto. Questo è frutto di una collaborazione che c’è nel Napoli. Abbiamo buttato le basi, c’è stato da subito un mood straordinario. Sono andati via grandi calciatori, abbiamo subito infortuni gravi, altrimenti avremmo potuto dire la nostra per lo Scudetto anche l’anno scorso. Questo è un merito per i calciatori che sono andati via”.
Sul futuro:
“In questo momento voglio parlare del passato, quando si prende un premio si prende per il passato. In futuro vedremo se sarò così bravo da riceverne un altro. I miei osservatori? Ci sono strumenti che permettono di conoscere i calciatori. Per noi la differenza l’ha fatta il tempismo e il coraggio di prenderli. La difficoltà è l’assemblaggio, il momento. Noi per motivi economici abbiamo dovuto abbassare il monte ingaggi, ma abbiamo fatto di necessità virtù: la squadra si è vista con grandi motivazioni e mantenendo la qualità è venuto fuori quello che è venuto fuori. Il merito è di Spalletti”.
Su Osimhen:
“Nei rapporti bisogna chiarirsi sempre, il bene dei propri tesserati è il bene del club. Per mantenere il mood alto bisogna mantenere alto il mood di tutti. Pregiudizio su Napoli e giudizio attuale? Alla mattina si va al campo e si rientra tardi, non viviamo tantissimo la città. Napoli però ti porta qualcosa di diverso in termini di calore. Ho sempre preso dei benefici dall’entusiasmo, è una piazza incredibile e devi essere capace di trasmetterlo al gruppo di lavoro. Napoli è una città straordinaria, come bellezza e per quello che può darti”.
Su un presunto appuntamento con Pastorello per parlare di Meret:
“Sinceramente no. Abbiamo scherzato su mille cose, ma in questo momento parlare di mercato è un abuso, c’è ancora il campionato in corso. Futuro? Non voglio parlare del futuro. Il presente dice che sono il direttore sportivo del Napoli e manca una settimana alla fine del campionato”.
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