Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Goal, trasmissione in onda su Radio Kiss Kiss Napoli:
“Arrivati fino a questo punto vuol dire che ci sono valori importanti, staff e rosa di livello. In volata ci siamo anche noi, quindi perché non credere allo Scudetto? Affrontiamo queste partite cercando di farle tutte nostre”.
Sulla sconfitta con la Fiorentina: “Siamo molto dispiaciuti per la sconfitta, ma contenti di aver portato la gente allo stadio. Per questo il dispiace è doppio. Se si va ad analizzare bene la partita con la Fiorentina nel primo tempo potevamo andare in vantaggio e chiuderla. Abbiamo fatto evidentemente qualche errore, il mister analizza tutto come al solito, ma ora bisogna ripartire. Quest’anno la squadra quand’è caduto è sempre ripartita, avendo grandissime reazioni. Siamo fiduciosi”.
Napoli-Roma partita ideale per ripartire? “Siamo un animale ferito, ma non morto. Vogliamo ripartire. Ci manca sempre l’ultimo pezzettino, va fatto con più leggerezza, con la consapevolezza di poterlo fare perché abbiamo tutto per farlo”.
La classifica dice che il Napoli può crederci fino alla fine allo Scudetto. “Chi riesce a vincere per tanto tempo è perché ha credito per avere leggerezza. Noi dobbiamo avere la leggerezza per sopportare lo stress che vincere dopo tanto tempo ci porterebbe e ci ha portato. Ma dobbiamo pensare solo al campo, a giocare a calcio perché questa squadra, quando l’ha fatto, ha battuto tutti”.
Zanoli sta facendo bene ora che viene chiamato in causa. “Ci riempie di orgoglio e gioia. Ma non dobbiamo soffermarci solo su di lui, ma anche su Zerbin, su Gaetano – e faccio i complimenti a Grava – che sta facendo la differenza nella Cremonese, mi può venire in mente Folorunsho che sta facendo bene con la Reggina. Il Napoli ha una base buona, può credere di portare altri ragazzi in prima squadra. Si lavora gomito a gomito con Baldari, Santoro, Lombardo, Pompilio, tutti. Gaetano ha grandi qualità, vedremo in futuro se potrà calcare il terreno di gioco del Maradona”.
State parlando della questione rinnovi? “In questo momento stiamo pensando solamente al campo. Alla fine faremo delle conclusioni, parleremo coi ragazzi e decideremo nei rispetti dei bilanci e delle qualità. Il Napoli è una grande squadra oggi e lo sarà anche in futuro, nei prossimi anni”.
Il Napoli ha opzionato Kvaratskhelia? “E’ un ragazzo che seguiamo da tempo e cercheremo di fare il massimo per portarlo a Napoli. Ma c’è ancora un po’ di tempo, dobbiamo aspettare che nel mercato maturino le cose. E’ uno dei primi della lista, ha i parametri giusto per giocare nel Napoli. Sia tecnici che economici che mentali. E’ un calciatore interessante e proveremo a portarlo a Napoli”.
Riscatterete Anguissa? “Ha fatto una grande stagione, sta facendo molto bene quindi la nostra volontà è riscattarlo. Vedremo a fine campionato”.
Valuterete tutto a fine stagione? “Abbiamo giò delle idee e facciamo nel nostre considerazioni, ma ora pensiamo al collettivo e non ai singoli. A fine anno ci metteremo seduti con tranquillità e incroceremo le nostre idee con le loro desiderata”.
Mathias Olivera è il prescelto per il ruolo di terzino sinistro? “E’ un bravo calciatore. Ha caratteristiche differenti di Mario Rui. E’ un uruguagio mancino, che ha la garra. Ci sono anche altri calciatori ma Olivera è sicuramente tra quelli che possono interessarci”.
I tifosi chiedono se qualche volta potreste allenarvi al Maradona. “E’ una cosa che prenderemo in considerazione”.
Pensate davvero a Belotti come dicono a Torino? “In questo momento onestamente avendo Osimhen, Petagna e Mertens non stiamo pensando di fare altre cose nel ruolo. Ma siamo in aprile, in due mesi può cambiare tutto. Belotti è un’opportunità per tutti, ma noi non ci stiamo pensando”.
E’ una chance a parametro zero. “Nei parametri zero ci sono comunque dei costi: commissioni, ingaggio maggiorato. Quindi bisogna vedere quanto incide anno per anno. Dobbiamo stare attenti quando si dice che i parametri zero costano zero: a volte l’incidenza può essere maggiore rispetto a quei calciatori che paghi ma che magari guadagnano meno”.
Vi interessa Traoré? “E’ un calciatore molto bravo, sta facendo un gran finale di stagione e credo che piaccia a tutte le squadre di livello. Noi per ora pensiamo ai nostri, alle sei finali che mancano, poi avremo modo e tempo per parlare di tante situazioni. Dobbiamo stare molto attenti al bilancio, dopo due anni di Covid-19. E’ importante perché ti dà serenità per il futuro e la leggerezza che serve per stupire. Sono convinto che il Napoli com’è forte quest’anno lo sarà anche nei prossimi anni”.
Da giornalista avresti fatto i nomi che abbiamo fatto noi da chiedere al ds del Napoli? “Probabilmente sì”.
Hai sempre creduto fermamente in Lobotka. “Chi non fa non sbaglia. Nessuno è infallibile, molte volte noi diamo dei giudizi affrettati su ragazzi che vengono da altre culture. Ci vuole sempre un po’ di tempo, a volte può essere un mese e a volte un anno. Ci vuole un po’ più di calma. Lobotka non è mai stato messo in discussione o sul mercato. Lo volevano in tanti, ma noi eravamo sereni e convinti delle sue qualità. Ha avuto la tonsillite, la pubalgia, aveva preso qualche chilo perché non giocava. Ha dovuto fare una preparazione da zero con Spalletti ed è stato bravissimo il mister a fargli esprimere le sue qualità nel nostro centrocampo”.
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