“Non ci resta che piangere”, avrebbe detto uno dei più grandi geni della comicità partenopea, Massimo Troisi. Il provvedimento odierno di Tosel lascia veramente esterrefatti. Infatti, il giudice sportivo ha inflitto una multa di 20000 euro all’Inter per le suddette motivazioni: per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, esposto numerosi striscioni insultanti nei confronti della società e della tifoseria avversaria; per avere inoltre, in tre circostanze, rivolto ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori costituenti espressione di discriminazione razziale; entità della sanzione attenuata ex art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza. Il Bologna, invece, non subisce sanzione per il repertorio di cori razzisti rivolti dalla curva “Andrea Costa” alla tifoseria partenopea: da San Gennaro al Vesuvio, fino al becero “Schettino portali in crociera”. Non ci resta che aggiungere un ulteriore elemento alla storia del giudice sportivo Tosel, rivelatosi inadeguato per la disparità di trattamento che riserva alle diverse società. Lo sosteniamo da tempo: deve dimettersi!. Per la cronaca, segnaliamo le multe a Milan e Roma (rispettivamente 10000 e 5000 euro per striscioni insultanti ed utilizzo di petardi e fumogeni) ed i due turni di squalifica inflitti a Dzemaili per l’espulsione rimediata durante Bologna-Napoli.
Clicca qui per leggere la notizia dei cori razzisti riportata ieri dal “Dall’Ara”
La Redazione
C.T.
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