Sarà il lungomare di via Caracciolo la prima «vie en rose» del 23esimo Giro d’Italia Donne, in programma dal 29 giugno al 9 luglio. Parte da Napoli, la più importante manifestazione ciclistica internazionale a tappe del ciclismo femminile e ieri conferenza di presentazione a Palazzo San Giacomo durante la quale il sindaco De Magistris e l’assessore allo sport Tommasielli hanno ribadito il feeling della città con il ciclismo.
Ufficializzata così la condivisione del progetto che ha voluto per la prima volta Napoli città starter del GiroDonne, con Sara Brambilla, presidente della ASD Epinike di Sovico, organizzatrice del Giro e con Domenico Tranchese, il referente della Federazione in ambito regionale oltre la preziosa collaborazione del CAAN, rappresentata da Valentina Sanfelice.
Dopo la presentazione dell’evento e delle squadre il 28 sera, la corsa partirà il giorno dopo con la prima frazione: Napoli-Terracina di 136 km. L’incipit a via Caracciolo, per una passerella anche turistica che porterà la carovana dal lungomare a piazza Plebiscito, piazza Trieste e Trento, piazza Municipio, via Diaz, via Toledo, piazza Dante e via Capodimonte, fino a via Miano dove sarà dato il «via» agonistico, per un itinerario che porterà dapprima nell’hinterland napoletano (Arzano, Grumo Nevano con il traguardo volante), prima di fare rotta (dopo Sant’Arpino, Carinaro, Teverola, Capua, Grazzanise, Cancello Arnone) sul litorale domizio (Mondragone, Celole, Baia Domizia, Sessa Aurunca) per inoltrarsi infine nel Lazio sulla Riviera di Ulisse.
Alla partenza, per una corsa di nove tappe che si concluderà a Bergamo, le top girls di una disciplina che parla molto italiano con Giorgia Bronzini iridata in carica da due anni e Tatiana Guderzo campionessa del mondo nel 2009. In gara anche Marianne Vos, l’olandese che ha vinto l’ultimo GiroDonne, e che al Mondiale da cinque anni vede solo l’argento. Occhio poi all’inglese Emma Pooley e alla tedesca Judith Arndt.
Prima del via agonistico nei giorni antecedenti verrà naturalmente allestito a via Caracciolo un Green Village aperto al pubblico, soprattutto ai più giovani. Sarà l’occasione per offrire anche simulazioni tecniche, esercitazioni di sport vari, testimonianze di atleti e dimostrazioni di una mobilità cittadina sostenibile e alternativa. Attività forse prioritare magari al wellness da palestra, così in voga e allora spazio e strada al glamour del GiroDonne a cielo aperto.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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