Neanche il tempo di riporre in valigia maglie e ricordi del Giro 2012 con il primo successo nella storia di un ciclista canadese, Hesjedal, che già si accendono i riflettori sull’edizione 2013 e le sue scelte di percorso. Assodato, per ammissione degli stessi vertici della Rcs sport Organizzazione, che dopo la partenza di quest’anno dalla Danimarca il Giro dell’anno prossimo onorerà le regioni del Centro-Sud, la previsione più consolidata, secondo le indiscrezioni, vuole il via da Napoli il primo sabato di maggio 2013. L’occasione per una ricorrenza storica: i 50 anni dalla prima e unica partenza del Giro da Napoli. La gara dalla nostra città salpò infatti solo nel 1963 con la Napoli-Potenza, tappa vinta da Vittorio Adorni (nel Giro trionfò Balmamion); ma resta naturalmente tutto da definire il progetto d’intesa fra istituzioni locali ed Organizzazione.
Di certo si tratterebbe di un evento unico: magari con la partenza affidata a una cronosquadre o individuale in notturna sul lungomare? O con il condividere l’annunciata candidatura di Ischia, con un primo step sull’isola e un via l’indomani dal capoluogo per un circuito cittadino?
E intanto una proposta arriva anche dal neo sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che candida la città flegrea come sede di arrivo della tappa inaugurale: «Prenderemo contatto con la Rcs Sport per avanzare la candidatura ufficiale di Pozzuoli se sarà confermata la partenza da Napoli. La prima tappa è sempre una cronoprologo e sarebbe affascinante ipotizzarlo tra i due lungomare, con arrivo ai piedi del rione Terra che a maggio sarà restituito alla cittadinanza e turisti. Nel 2009 il Giro passò per i Campi Flegrei, stavolta potrebbe essere punto di arrivo».
L’itinerario della corsa rosa dovrebbe continuare poi con la discesa lungo il Tirreno, fermandosi in Calabria per un primo traguardo in salita, e scegliendo poi il litorale adriatico dalla Puglia per la risalita al Nord. Quindi tappe previste a Parma o Busseto per il bicentenario della nascita di Verdi; a Firenze per anticipare i Mondiali toscani e a Vicenza in memoria di Tullio Campagnolo, il pioniere del «cambio», scomparso trenta anni fa. E poi naturalmente le montagne nobili da scalare potrebbero sancire un binomio unico: il Gavia e il Galibier, quello di Pantani al Tour ’98, che sarebbe affrontato dal Giro per la prima volta.
Per certo, anche nel 2013 la corsa finirà a Milano con la tradizionale cronometro cittadina. Ma mai come in questa lunga vigilia a sollecitare l’interesse degli appassionati napoletani si concentreranno sulle ghiotte indiscrezioni da confermare certamente molto prima della presentazione ufficiale del Giro, prevista solo per metà ottobre. Napoli aspetta: specie per quel che può significare magari in futuro la bici per la città.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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