Neanche il tempo di commentare cosa non aveva girato con il Parma che Mazzarri era già preso dalla sfida di giovedì con gli svedesi del Solna. L’Europa League, presenta, persino più insidie in vista del campionato. Insidie di natura fisica (c’è poco tempo per recuperare le energie), logistiche (gli spostamenti quando a ridosso capita una trasferta), psicologiche (il risultato incide sul morale del gruppo). Ecco che si impone il turn over. Già. Stavolta la rotazione va studiata perbene. Valutata attentamente. Intanto a Mazzarri mancheranno due difensori per infortunio (Britos e Aronica, entrambi mancini), poi c’è Inler che si trascina i postumi di qualche botta rimediata con il Parma ed infine ci sono diversi nazionali che si troverebbero a giocare la quarta partita di fila in dieci giorni (Zuniga, Cavani, Hamsik, Pandev, lo stesso Inler, Dzemaili, seppure è subentrato due volte, Maggio). Per il tecnico del Napoli non sarà facile prendere delle decisioni. Ma tocca procedere giocoforza, tenendo presente che tre giorni dopo il Napoli dovrà far visita al Catania e occorre salvaguardare il primato in campionato.
IL TURN OVER – Si prevede quindi un ampio turn over per giovedì notte. Quasi tutti i reparti, infatti, saranno interessati da una massiccia rotazione. Ma a differenza della passata stagione, stavolta Mazzarri ha più possibilità di scelta e molti ricambi si avvicinano di molto al valore dei titolari. Nei doppi ruoli, infatti, il Napoli è molto più coperto. Sia con elementi che vantano già una buona dose di esperienza che con i giovani che scalpitano per mettersi in mostra.
IN DIFESA – Fermo restando che avrà spazio Rosati tra i pali, il dilemma del trio centrale si è accentuato per gli infortuni ed anche per il mancato inserimento di Grava nella lista Uefa (gli è stato preferito il giovane Uvini). Ad ogni modo, Fernandez e Gamberini sono pronti per ricoprire i ruoli di centrale e di centro sinistra, quest’ultimo peraltro si è già cimentato in quella zona nel passato. A destra dovrebbe spostarsi Cannavaro per far tirare il fiato a Campagnaro. Oppure avvicendarsi con Fernandez al centro. Dipende anche da come si schiereranno gli avversari.
A CENTROCAMPO – Sicuri gli innesti di Mesto e Dossena sugli esterni al posto di Maggio e Zuniga. Cambi scontati, del resto. Ed anche con elementi di sicuro affidamento. Sarà interessante vedere all’opera l’ex genoano, peraltro già alle dipendenze di Mazzarri nella Reggina e particolarmente smanioso di mettersi in evidenza al San Paolo. In cabina di regia, altra coppia nuova: Behrami da una parte, Donadel dall’altra. E per quest’ultimo si tratta di un test importante in prospettiva futura. Se Donadel dimostra di aver riguadagnato la condizione fisica migliore, l’allenatore può davvero distribuire le energie dei centrocampisti come meglio crede.
IN ATTACCO – Spazio a Insigne. Ormai il tamburino di Frattamaggiore è da considerare un titolare a tutti gli effetti. E accanto a lui Edu Vargas. Il cileno ha bisogno di giocare e l’Europa League rappresenta una buona vetrina per mettersi in evidenza. L’unico dubbio riguarda il regista offensivo. Mazzarri sarebbe tentato di dare un turno di riposo ad Hamsik ma El Kaddouri non avrebbe ancora la tenuta sui novanta minuti e non è da escludere una staffetta tra i due. Così della formazione-base che ha affrontato il Parma ne resterebbero in pochissimi, forse il solo Cannavaro. Altro che turn over, apprestiamoci a vedere in azione il Napoli 2.
A.S.