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Giovani alla riscossa, focus sulle rose della Serie A: il Napoli lancia Luperto

L’Italia non è un Paese per giovani, fa fatica ad esserlo. Il calcio ne è l’esempio: all’estero lanciare i giovani rappresenta la normalità, basta vedere le gare dei campionati stranieri o di Champions ed Europa League per notarlo. Il West Ham alla prima giornata di Premier League, nella trasferta all’Emirates Stadium contro l’Arsenal, ha schierato il ’98 Oxford. In Italia sarebbe una notizia clamorosa se un giovanissimo talento scendesse in campo dal primo minuto in Serie A. Il processo è lento ma qualcosa si muove, complice anche la riforma delle rose che favorisce l’utilizzo degli Under 21 e ha imposto dalla stagione 2016-17 il ricorso a quattro giocatori provenienti dal vivaio. In quest’estate nelle rose delle squadre di Serie A si è aperto qualche spazio anche per i giovani, qualche promessa interessante è riuscito ad inserirsi nelle amichevoli estive oppure addirittura in gare ufficiali. La panoramica parte dalle big, dove è più difficile per pressioni ed obiettivi strappare la giusta considerazione. E’ rimasto alla Roma nell’elenco di difensori a disposizione di Rudi Garcia Elio Capradossi, difensore centrale classe ’96 con dei trascorsi nella Lazio durante il percorso nelle giovanili ma romanista doc che ha provato le emozioni d’affrontare Real Madrid e Siviglia. Il Milan ha conquistato la palma del più giovane lanciato nella mischia: è Gianluigi Donnarumma, un predestinato, un portiere classe ’99 con il futuro tra i pali della porta di San Siro, basta crederci e seguirlo con grande attenzione. Ha conquistato la stima di Sinisa Mihajlovic anche Davide Calabria, un esterno che ricorda Matteo Darmian, l’auspicio del Milan è coltivare il suo talento e non disperderlo come è avvenuto per il terzino del Manchester United. All’Inter si candida alle spalle di Palacio e Icardi Rey Manaj, attaccante classe ’97 proveniente dalla Cremonese e nazionale albanese Under 21. Manaj ha trovato spazio nelle amichevoli contro Athletic Bilbao e Aek Atene, trentasei minuti tra i campioni, dalla Lega Pro all’Inter un passaggio emozionante per un talento così giovane. Con lui si sono messi in mostra anche Dimarco, esterno sinistro classe ’97 che a novembre compirà diciotto anni, uno dei talenti più cristallini del florido vivaio nerazzurro, e Gnoukouri, centrocampista classe ’96 per cui stravede Roberto Mancini e che ha nel suo curriculum cinque presenze in Serie A, tra cui il derby contro il Milan e la gara contro la Roma disputate dal primo minuto. Nove giorni di mercato e si conoscerà il futuro di Sebastiano Luperto, difensore classe ’96 nel gruppo di Sarri, che ha portato a casa un po’ di minuti nelle amichevoli estive e che potrebbe anche restare tra i difensori del Napoli. Era tra i convocati della sfida contro il Bayer Leverkusen il ’96 Alessandro Murgia, all’Olimpico si è dovuto accontentare della tribuna, chissà se in Germania riuscirà, viste anche le varie defezioni, ad andare in panchina in una gara fondamentale per il prosieguo della stagione. Oltre le big c’è un mondo di giovani interessanti pronti a farsi notare: nel Genoa gli attaccanti Panico e Ghiglione hanno vissuto un’estate a scuola dal maestro Gasperini, l’ottimo centrocampista classe ’97 dell’Empoli Dioussè ha giocato titolare nella gara di Coppa Italia contro il Vicenza e si candida per raccogliere l’eredità di Valdifiori. Ma non è finita qui: alla Sampdoria Oneto, attaccante classe ’96, ha strappato una panchina nella gara di ritorno contro il Vojvodina, il Sassuolo è pronto a lanciare Fontanesi, che ha già raccolto tre presenze in serie A nella scorsa stagione, e Pellegrini, prodotto del vivaio della Roma. Al Palermo Pirrello e Bentivegna sono andati in panchina contro l’Avellino in Coppa Italia e anche La Gumina ha trovato spazio durante il precampionato, Corvino ha battuto il Napoli nell’asta per Godfred Donsah, centrocampista classe ’96, e ha pescato il centrocampista classe ’97 Amadou Diawara in Lega Pro dal San Marino, dove ha totalizzato quattordici presenze e Delio Rossi l’ha mandato in campo nella gara di Coppa Italia persa contro il Pavia. Poi c’è Daniele Verde, la risorsa di Rudi Garcia in un momento particolare della scorsa stagione: il Frosinone è pronto a valorizzarlo sperando di conquistare la salvezza anche con le sue giocate

Fonte: Ciro Troise per Gianlucadimarzio.com

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