Milan-Napoli mi fa tornare indietro nel tempo. In passato sono state tante le sfide contro i rossoneri. Alcune le abbiamo vinte, altre perse. Credo che quest’anno gli azzurri potranno tornare a vincere a San Siro dopo tanto tempo. È dall’86 che non si espugna il campo meneghino contro il Diavolo. Per la legge dei grandi numeri le speranze sono tante. Ma al di là di tutto è la squadra attuale di Mazzarri che può fare il colpaccio. Cavani e compagni arrivano a questo impegno molto carichi e convinti di essere nuovamente forti. Non che prima non lo erano, solo che improvvisamente si sono inceppati e hanno permesso alla Juventus di scappare. È quello il rammarico più grosso. Le possibilità per arrivare prima dei bianconeri c’erano tutte. Bastava vincere almeno una delle cinque partite dove c’è stato il digiuno e ancora oggi si era in corsa. Con la Juventus in questo stato poi sarebbe stato un finale di torneo bellissimo. Così non è stato e adesso la cosa importante è arrivare secondi per assicurarsi la Champions League diretta. Si ripartirebbe il prossimo anno con tanti soldi in saccoccia e con una programmazione ben precisa. Con gli eventuali preliminari, invece, non si conoscerebbe il futuro. Dunque, vale la pena giocare come una finale al Meazza. Il Napoli deve far vedere ciò che sa fare meglio al cospetto di un’avversaria che è rinata con la cura Balotelli. L’assenza di questo ragazzo è pesante ma Allegri ha un reparto avanzato molto forte. Bisogna fare attenzione al giovane El Shaarawy che senza l’ombra di SuperMario può diventare quello di una volta. Non dimentichiamo che all’andata siglò una doppietta. Pure Pazzini non scherza. Il Napoli, però, è rinato. Cavani è più carico che mai, Hamsik giganteggia e i centrocampisti sono migliorati incredibilmente anche in fase realizzativa. Avere uno come Dzemaili che ti segna quattro gol in due partite non è da tutti. La spinta che viene da dietro è fondamentale. E poi permettetemi di elogiare Goran Pandev. Il macedone è sbocciato con la primavera. Adesso non deve più fermarsi fino al 19 maggio. Le prossime due partite decideranno la qualificazione Champions. Dunque, guai a mollare. Continuo a leggere delle incertezze per il futuro. Mazzarri ancora non ha scelto cosa fare per la prossima stagione. Sarebbe opportuno che decidesse a breve in modo tale da permettere a De Laurentiis di programmare. Altrimenti si rischia di arrivare troppo sotto e poi diventa più difficile fare progetti. Bisogna fare la scelta giusta per la guida tecnica nel caso in cui il toscano dovesse andare via. Ha dato tanto al Napoli ma se non vuole più restare non bisogna insistere. Si guarda avanti e si opta per un allenatore capace di poterlo sostituire degnamente. Sulla piazza ci sono varie alternative, basta capire che intenzioni ha De Laurentiis. Per quanto riguarda Cavani il discorso è diverso. Il tutto dipende dalla clausola rescissoria e quindi la scelta spetta al diretto interessato. Una cosa è certa, dovesse arrivare il Real Madrid dimentichiamoci che il Matador dica: no grazie. Davanti a determinate opportunità diventa difficile non accettare. Comunque, maggio è lontano e adesso l’unico obiettivo è la Champions.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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