“Ieri ho visto una gran bella partita. Il Napoli ha giocato molto bene, a differenza delle ultime uscite. A far la differenza sono stati i dettagli. Una domanda mi sorge spontanea: il Var è andato in vacanza? Oppure non viene più usato? Manca un rigore per parte, e ho visto un episodio clamoroso anche in Inter-Sassuolo. Non si possono tollerare questi errori, perché a questo punto del campionato un gol può influire sulle ingenti somme delle qualificazioni alle coppe europee. Credo che il presidente degli arbitri dovrebbe dare spiegazioni in merito – queste le parole di Massimo Giletti, giornalista e conduttore La7, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, su 1 Station Radio -. Pirlo? Se dovessi valutare i dati, la Juventus, quest’anno, ha fallito. Ma credo che su Andrea bisogna insistere: come ogni nuovo progetto c’è bisogno di tempo, indipendentemente da quale sia il tuo nome. Il problema di questa Juventus è nella testa: quando vinci per diverso tempo, rischi di creare un atteggiamento non corretto in campo, e poi ti capita di perdere punti importanti contro le ultime della classe. Va detto che ci sono delle attenuanti: Dybala, ieri decisivo, non si è mai visto in questa stagione. Il discorso vale anche per il Napoli, che ha dovuto fare a meno di Mertens ed Osimhen per tre mesi. L’Inter cosa sarebbe stata senza Lukaku e Hakimi? La differenza viene fatta dai giocatori importanti. Gattuso? Non mi piace colpevolizzare sempre l’allenatore, perché in campo ci vanno i giocatori. Se fossi in De Laurentiis punterei ancora su Rino, ed è sbagliato giudicarlo solo per la sua grinta, perché ha dato schemi precisi alla sua squadra. Anche nel Milan ha fatto un buon lavoro. Nel calcio bisogna avere pazienza e progettare, come Maldini con Pioli, il quale sarebbe dovuto andare via, ma la fiducia di Paolo ha portato i suoi frutti. Mi auguro che il Napoli tenga il calabrese, anche se Sarri è lì e potrebbe tornare. Un nuovo matrimonio fra le parti potrebbe far tornare a splendere il Napoli. Cristiano Ronaldo? Ha fallito le due partite che contavano, ma chi discute Cr7, Dybala o Messi, bestemmia. È chiaro, però, che se degli alieni come loro si trasformano in ‘normali’ nelle partite che contano, diventa un problema. Chi mi ha impressionato di più quest’anno? A me l’Inter non piace, nonostante abbia il miglior allenatore della Serie A. Se la Juventus si fosse adattata a giocare da provinciale, sarebe lì a giocarsela. Mi piace il gioco dell’Atalanta, mi fa divertire. Per il resto, sono piacevolmente sorpreso dal livello di gioco delle squadre piccole. Futuro di Allegri? Max già sa dove andrà, e lo so anche io, ma non lo dirò. Posso dire che tornerà in una big. Al momento studia inglese e spagnolo. Insigne? È uno dei migliori in Italia. Ha vissuto dei momenti non facili, ma ha sempre reagito da uomo, prendendosi le sue responsabilità. Tirò il calcio di rigore a Napoli contro la Juve dopo averne fallito uno in Supercoppa, dimostrando grande carattere”.
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