Intervenuto ai microfoni di Radio 1 Station con la trasmissione ‘Il Sogno nel Cuore’ il conduttore di nota fede juventina Massimo Giletti ha parlato cosi:
“Cattivi esempi dal calcio? Il problema vero è che nel silenzio di questi stadi vuoti, dove ogni parola assume un rumore molto più forte, anche un ‘vaffa’ assume un valore incredibile. Smonterei tutte queste polemiche: siamo esseri umani, e le partite ci trasformano, tirando fuori tutta la nostra passione. Poi, al giorno d’oggi, con i cellulari si filma di tutto ed in rete si diventa virali con poco.A freddo non accetto certi comportamenti, ma a caldo, a partita in corso, ci sta tutto. Napoli-Juve? Gli azzurri hanno dimostrato di avere cuore e passione, altrimenti, in quelle condizioni, non avrebbero battuto i bianconeri. È vero che ha avuto un rigore, ma quel rigore era netto. Chiellini ha allargato troppo il braccio e ha ostacolato l’avversario. Andrebbe risolto il problema dell’uniformità di giudizio, che per me manca totalmente. Ricordo un’azione simile in Sampdoria-Milan, e non fu fischiato rigore a favore dei blucerchiati. Giocare contro il Napoli chiuso e ben abbottonato non è facile. Nel secondo tempo si è giocato ad una porta sola, Meret ha fatto dei miracoli. I ragazzi di Gattuso hanno buttato via occasioni incredibili, perdendo punti su campi dove bisognava vincere obbligatoriamente. Sia il Napoli che la Juve, quest’anno,dovrebbero fare un mea culpa per tutti i punti persi contro le piccole. Chi critica la prestazione fatta dagli azzurri sabato, ha la memoria corta. Ho visto tante partite della Juve vinte 1-0 che le hanno permesso di vincere diversi Scudetti. Top e flop? Osimhen è un calciatore che, anche se è ancora sotto tono, offre un riferimento importante in attacco. Mi ha stupito Rrahmani che, oltre a procurarsi il rigore, ha fatto ottimi interventi in fase difensiva. Mi domando come mai abbia giocato così poco fino ad ora. Poi mi piace molto Insigne: è un giocatore con una classe immensa e bisogna complimentarsi con lui che ha avuto la bravura ed il coraggio di tornare su quel dischetto a distanza di pochi giorni dall’errore in Supercoppa.Questa volta non ha sbagliato, da vero leader della squadra e della città. De Laurentiis? Ho grande rispetto per ciò che ha fatto, prendendo la squadra in serie C e portandola ad avere un peso in Europa. Purtroppo, nella gestione Gattuso, ha commesso degli errori: non si può non dare al mister le attenuanti delle assenze, e addirittura fagli sapere di trattative con altri allenatori. Rino è un uomo che ci mette anima nei progetti che sposa. Senza le defezioni, la squadra avrebbe almeno 4-5 punti in più e starebbe combattendo con le milanesi per lo Scudetto. Quando perdi Osimhen – che hai pagato 70 milioni – e Mertens, diventa complicato. Ma cosa sarebbe stata l’Inter senza Lukaku per metà stagione? Poi vi dico che non è stato contattato solo Benitez, ma anche altri due allenatori miei amici, di cui non posso fare il nome, ma posso dirvi che sono nomi altisonanti. Juventus? C’è un problema a centrocampo: quando c’è Arthur si vince molto più spesso, ma quando manca la squadra non gira bene. D’altronde era ovvio che si sarebbe dovuto fare una rivoluzione dopo 9 anni di vittorie consecutive, anche per prendere gente con nuovi stimoli. Credo che i bianconeri, quest’anno, faranno meglio in Champions League che in campionato”.
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