Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio con il Napoli per 1-1:
“C’è una crescita di mentalità da parte della squadra incredibile. Sono felice per la prestazione, l’atteggiamento e la qualità del gioco contro una squadra forte. Per poco non riuscivamo a portarla a casa ma è normale concedere occasioni contro questi giocatori così forti. Abbiamo dimostrato di esserci e di essere capaci di fare una prestazione vogliosa per portare un risultato positivo a casa. E’ un punto importante per il nostro prosieguo di campionato”.
Sul finale – “L’arretramento è nelle dinamiche della partita e negli interpreti delle squadre avversarie. Sia Atalanta che Napoli hanno individualità eccellenti nell’uno contro uno. Devi anche essere bravo ad abbassarti e a non perdere la palla in uscita. Nel secondo tempo c’era la volontà di entrare forte e abbiamo fatto subito il gol. L’entrata dei loro giocatori forti nel finale come Raspadori ci ha fatto abbassare negli ultimi 20 metri”.
Su Frendrup – “E’ un giocatore box to box, sta migliorando anche nella posizione del corpo. Giocare con i compagni di reparto lo fanno crescere, oggi oltre alla corsa e al recuperare palloni è riuscito a fare gol. Sono felice per lui, così come per tutti i ragazzi. C’è stato un forte senso di prestazione positiva e di portare a casa i punti”.
Su Retegui – “Oggi ha fatto bene, ma non è riuscito a trovare il gol, Ha margini di miglioramento nel controllo di palla e nel tirare sia di destro che di sinistro da fuori area. Ha voglia di migliorarsi e diventa tutto più semplice”.
I segreti del suo Genoa – “Tanto lavoro, ma soprattutto la disponibilità quotidiana dei ragazzi. Il sacrificio e la voglia di andarsi a prendere i punti ovunque. Oggi non era semplice venire a Napoli contro questa squadra, col Milan nel finale ha creato e avuto occasioni. E’ normale che non sta attraversando un momento eccellente, ma anche noi siamo stati bravi ad arginare sacrificandoci e correndo”.
Sull’uscita dal basso – “Martinez è stato un po’ frettoloso, abbiamo dato fiducia al Napoli in alcuni frangenti. Quasi sempre davanti avevamo sempre uomo contro uomo e potevamo cercarli subito. Ci siamo riusciti nel secondo tempo”.
Dalla retrocessione a oggi – “Non c’ero, c’è stato un percorso di crescita dove è venuto sempre più forte il concetto di gruppo. Abbiamo cercato di riproporre tutto quello di buono che abbiamo fatto l’anno scorso quest’anno cambiando qualche interprete. Merito della squadra e di chi lavora con me”.
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