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Gigi Simoni: “Napoli e Fiorentina per spodestare i bianconeri di Conte. Su Benitez…”

Nove promozioni in serie A, una Coppa Uefa e una Coppa Anglo-Italiana nel suo palmares di allenatore. Gigi Simoni, 74 anni, attuale direttore tecnico della Cremonese, in carriera ha diretto, tra le altre, Lazio, Inter, Napoli e Genoa, vincendo anche una Panchina d’oro. Dopo la chiusura del mercato, qual è la squadra favorita per lo scudetto? «Sarà un campionato più equilibrato, ma la Juve è davanti a tutte per la continuità di rendimento e per la difesa impenetrabile che può vantare. In più ha Tevez, che è un ottimo attaccante, e uno straordinario Vidal. I bianconeri non sono tutti campioni ma hanno mentalità e tecnica: danno garanzie in assoluto sia sul piano tecnico che fisico». La principale rivale quale può essere? «Il Napoli innanzitutto, ma anche la Fiorentina. Il progetto degli azzurri sta lievitando nel tempo, la squadra è quadrata, sicura, è maturata nel corso degli anni. Cavani è un giocatore impareggiabile, soprattutto per il numero di reti che riesce a garantire, ma Higuain è un attaccante molto forte che si mette a disposizione della squadra. E poi c’è Hamsik. Benitez ha iniziato col piede giusto, si è integrato bene con la città e questo è importante. Napoli ti regala passione ed entusiasmo: valori che ti fanno rendere di più». Anche la Fiorentina si è rinforzata sul mercato? «Ha realizzato ottimi acquisti, Gomez su tutti, ha migliorato la qualità e la quantità della rosa. In amichevole i viola hanno vinto 7-1 con la mia Cremonese e mi sono sembrati marziani. Però ho notato che concedono abbastanza in difesa e hanno un’intelaiatura meno solida di altre squadre. Se registra questi limiti, la Fiorentina lotterà sino alla fine». Il Milan però ha chiuso il mercato con i colpi Kakà e Matri. «Ottimi rinforzi. Matri non è un campione ma un attaccante che garantisce 10-15 gol a stagione, Kakà è un fuoriclasse se ritrova ritmo e condizione. I rossoneri hanno un’abbondanza esagerata in attacco, tre centravanti, El Sharaawy, Robinho, può giocare in più modi ma non sarà semplice per Allegri gestire tutti. Il Milan ha un organico importante ma mi trasmette meno garanzie, è squadra capace di grandi risultati ma di qualche pericolosa scivolata». L’Inter di Mazzarri invece ha iniziato con la marcia giusta. «Il vero cavallo vincente è proprio il tecnico, che ha fatto bene dovunque ha allenato. Ha idee chiare e solide, imposta le squadre in relazione al risultato, garantisce continuità di risultati. Se ritrova il miglior Milito e se alcuni giocatori chiave come Guarin, Palacio e Cambiasso rendono al meglio può essere la sorpresa del campionato». Infine c’è la Roma che ha cambiato molti giocatori. «Un’altra squadra che ha valori importanti. Come l’Inter non ha gli impegni in Europa e questo può essere un vantaggio, ha acquistato diversi giocatori tecnici, ha un allenatore, Garcia, che mi pare abbia idee lineari. Anche la Lazio è una squadra che può fare strada».

 

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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