Cagliari-Napoli diretta da Giannoccaro di Lecce ha offerto una partita combattuta e una prestazione arbitrale concreta. La gara fin dai primi minuti evidenzia due squadre organizzate che esercitano un buon pressing sul portatore di palla. Al 6’ Dzemaili entra scomposto e in ritardo su Ariaudo. Giusto il giallo al partenopeo. Al 15’ su cross di Ekdal, Nenè da buona posizione calcia in porta, Gamberini si oppone di schiena. Giocata regolare. Al 23’ Sau è fermato dall’assistente Bianchi in offside. Valutazione difficile e corretta. Al 28’ contatto Conti-Gamberini in area partenopea. Giannoccaro vicino lascia proseguire. L’azione è veloce e la dinamica evidenzia la volontà dei due calciatori di giocare per primo la palla, Conti però anticipa col piede Gamberini che lo colpisce successivamente. Episodio per come si sviluppa di difficile valutazione. Poteva starci il calcio di rigore. Al 33’ Sau sempre in area partenopea simula un contatto di gioco con Britos ma, l’arbitro comprende è ammonisce il sardo. Ok. Nella ripresa, non cambia l’atteggiamento tattico delle squadre che combattono su ogni pallone. Aumenta così l’agonismo. L’arbitro comprende la fisicità esercitata dai giocatori e cerca attraverso la propria esperienza e con profittevoli richiami di governare la gara. Apprezzabile scelta di responsabilità. Al 27’ in occasione della rete di Hamsik, il pallone è giocato da Ekdal che nell’anticipo su Zuniga effettua un retropassaggio sanando così la posizione dello slovacco che insacca. Bravo Giannoccaro e l’assistente Bianchi che gestiscono brillantemente il tutto. Al 34’ T. Riberio ferma tatticamente Hamsik. Giannoccaro fischia ma non ammonisce il cagliaritano. Infine è giusto fischiare la fine della gara senza concedere la battuta d’angolo al Cagliari.
Fonte: Il Mattino
La redazione
P.S.
