È intervenuto ai microfoni di Radio Goal, in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, Gianni Di Marzio. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Iamnaples.it:
“Maradona era prigioniero di se stesso, la prima volta lo vidi nel ’78 ai Mondiali, ero allenatore del Napoli e c’era un signore calabrese, di Catanzaro, che mi cercava molto spesso perché ero stato in calabria da allenatore e avevo fatto bene lì e voleva farmi vedere questo ragazzino delle giovanili dell’Argentinos Jr., lui era il presidente della polisportiva, andai a vederlo e mi bastarono 10 minuti per capire chi avevo di fronte, c’era con me anche un giornalista e un mio carissimo amico che però era tifoso di un’altra squadra, allora io con discrezione mi allontanai e contattai Diego per primo convincendolo a firmare, purtroppo però le frontiere erano chiuse e Corrado (Ferlaino) non se la sentì di investire su di lui e non arrivò subito ma andò a giocare a Barcellona. Antonio Iuliano è stato il vero autore dell’arrivo definitivo a Napoli che si ricordò di questo nome che io feci che ormai era diventato un calciatore importante e lo portò all’ombra del Vesuvio. Su James Rodriguez? Ha il procuratore migliore del mondo, Jorge Mendes, il Monaco l’ha acquistato lo scorso anno per 43 milioni di Euro, 12 anni fa Jorge mi portò a vedere Cristiano Ronaldo offrendomi anche una buonissima cena, tornando a James, già in Argentina a 18 anni era considerato fortissimo, giocava nel Banfiel e si poteva prendere con poco, è un giocatore importante, pulito, senza creste, tatuaggi, capelli biondi, se non fosse esploso lui sarebbe esploso Jhon Cordoba, altro giocatore colombiano straordinario pronto a dire la sua nel panorama calcistico mondiale.”
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