Ormai ci siamo. Il grande evento è alle porte. Napoli e Juventus arrivano a questa partita con due stati d’animo diversi, con una condizione fisica e mentale che favorisce più gli ospiti che i padroni di casa. La Signora è tranquilla sotto l’aspetto tattico, mentre gli azzurri sono un attimo in confusione. Sono convinto che i bianconeri verranno al San Paolo per vincere. Sono stati plasmati da Conte e quindi cercheranno in tutti i modi di mettere sotto i partenopei. Hanno sei punti di vantaggio, male che gli vada restano a tre. Quindi hanno la serenità per poter attaccare. La poteva avere anche il Napoli se avesse fatto il salto di qualità. A Roma con la Lazio ci può anche stare un pareggio, ma con la Samp e l’Udinese si doveva fare di più. Se hai la chance per vincere lo scudetto non puoi sbagliare il colpo del ko. La Juve sa bene, però, che se va all’assalto può favorire il Napoli. A patto che sia lo stesso Napoli di qualche tempo fa, quello che ripartiva velocemente e faceva fuori gli avversari. Si deve ritrovare Cavani che è il 50% del gruppo. L’altro 20% è di Hamsik. E nessuno me ne voglia. La partita di domani è l’ultima spiaggia per il Napoli. Se vince è tutto aperto, se pareggia c’è il rischio di sciogliersi e mettere a repentaglio anche il secondo posto. Li conosciamo i napoletani, vanno in depressione subito. C’è chi sta arrivando da dietro che non scherza. Ci vuole la partita perfetta da parte degli azzurri. Per me questa è una partita che va giocata dal primo secondo. E quando dico giocata intendo che bisogna aggredirli. Inutili aspettarli sulla trequarti perché i bianconeri non scherzano, alla prima occasione posso farci male. A mio avviso non bisogna dargli campo, profondità e la possibilità di fare verticalizzazioni. Si deve andare subito sui tre difensori centrali. Non sono così forti. Mi auguro che non sia subito Hamsik ad andare su Pirlo, si annullerebbe nuovamente. Deve andare l’attaccante che non è in possesso di palla. In questo caso Cavani. Ma se c’è Pandev tra le linee deve andare lui. Se Pirlo viene marcato, i suoi compagni sono costretti a crossare in avanti e quindi sbagliano. Il pubblico conta ma fino ad un certo punto. È la squadra che deve trascinare i tifosi. I giocatori abituati a vincere sanno gestire le tensioni e gli umori del campo. Il Napoli, nel momento in cui ha perso gli esterni nelle ultime partite, ha cercato di far gestire la palla a centrocampo. Purtroppo non c’è riuscito. È inutile dire che si cerca di fare un altro gioco come a Plzen che non sarà più riproposto. Servono gli uomini per fare determinate cose. Se in mezzo al campo hai tre calciatori lenti non vai da nessuna parte. Si deve ritrovare freschezza fisica e atletica. Cavani si stanca troppo, nell’arco di dieci quindici partite fa di tutto, è normale che poi perde la lucidità per battere a rete. Se vuole strafare diventa il Cavani di Palermo. Con la Juve può segnare anche De Sanctis, l’importante è vincere. A noi va bene tutto. Gli azzurri hanno fatto già troppo, ora devono mantenere almeno l’attuale posizione. Non hanno saputo sfruttare le chance contro il Milan e il Torino. Non sono riusciti a battere Samp e Udine, e quindi adesso l’avversario va buttato giù. Se non ci riesci allora bisogna rivedere tutto. Fermo restando che sono state fatte cose eccezionali. Sono stati comprati molti calciatori a cifre elevate. Non voglio fare i conti in tasca a nessuno ma la qualità ce l’hanno un paio di elementi. Insigne ha avuto una involuzione, bisogna capire il perché. Non so se dipende dal taglio di capelli. Non credo poi. Non si esprime bene, è costretto sempre a passare la palla e quindi non fa quello che vuole.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
