Ci sono stati fattori positivi e negativi in questa stagione del Napoli. Uno dei positivi è il fatto di essere arrivati in finale di Coppa Italia. E se la riuscisse a vincere sarebbe il massimo. Al di là del trofeo, è un discorso squisitamente tecnico. E poi non si farebbero i preliminari d’Europa League. Nelle belle cose ci va anche l’ottima partecipazione alla Champions. Mi auguro che non ci saranno i sapientoni che diranno che la finale se la giocano due squadre che il Napoli ha affrontato bene e che il City ha vinto la Premier. Erano altri tempi. Ci sono stati grossi meriti del Napoli e grossi demeriti degli avversari nelle sfide in questione. Nella lista degli aspetti negativi ci va il campionato. Il fatto che sia stato troppo trascurato. Sono stati collezionati tanti pareggi. Ben ventidue i gol subiti in casa, il Cesena che è retrocesso ne ha incassati ventiquattro. Tre sconfitte al San Paolo per una squadra di un certo livello sono tante. Specialmente contro avversarie inferiori. Tranne la Roma non si può perdere con Parma e Atalanta. Purtroppo non ci sono stati i ricambi giusti che potessero riuscire a dare un rendimento uguale a quello dei titolari. Valeva la pena riconfermarsi in Champions piuttosto che incaponirsi sul passaggio dei vari turni. Anche se non arrivano i soldi dalla Champions bisogna investire lo stesso. Oltre al danno economico ci può essere pure la beffa dell’addio dei giocatori importanti. Guarda il caso di Lavezzi e pure quello di Cavani. Secondo il presidente il Matador vale cento milioni e di conseguenza sicuramente i suoi procuratori si faranno avanti per l’aumento. L’uruguaiano è ambizioso e i corteggiamenti della Juve sono lusinghieri. Piace tanto anche agli altri club europei. Sarebbe un peccato a livello tattico privarsi di uno dei tre Tenori. Andare a prendere un altro Pocho sarà molto difficile. Il tridente aveva trovato il giusto equilibrio senza dare punti di riferimento agli avversari. Ce ne sono altri bravi ma hanno diverse caratteristiche. Giovinco è forte e che con Donadoni ha fatto la prima punta girando attorno a Floccari. Ma vi assicuro che se si va alla ricerca del nome per zittire il pubblico è sbagliato. Guai a dargli un giocatore in pasto. Tornando a Lavezzi, dico che quei fischi sono d’amore. Non vorrei, infatti, che ci fosse un Quagliarella2. Lavezzi ha dato tanto in cinque anni e la gente si è sentita tradita. I napoletani sono passionali. Allora dico fino a quando c’è una società che ti porta i 31 milioni va bene. Ma se si va in trattativa per altri giocatori allora significa che non si vuole ripartire da lui. Sarebbe bello vincere la Coppa Italia. Gli azzurri, per battere la Juve, devono puntare sulla propria voglia di riscossa, nella dignità di onorare la loro annata e il loro prestigio sul piano individuale. Questa è un’arma che può incidere molto su un’avversaria anche se c’è un cane di presa in panchina. Questi bianconeri non sono dei robot, sono ancora in festa. Il recupero fisico ci può stare ma quello mentale è difficile. Non sarà facile anche per un eccellente come Conte tenerli a bada. Per quanto mi riguarda se non sventoliamo a vento le solite storie, cioè che il Napoli è stato preso tre anni fa dalla bassa classifica e portato in Europa, Mazzarri può anche restare. A patto che si faccia acquistare i giocatori. Io ho sempre obbligato i presidente a prendere i calciatori che voleva, quando non c’erano i presupposti me ne andavo. Mi farebbe piacere che anche gli altri lo facessero.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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