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Gianni Di Marzio: “Ognuno è libero di andare via ma non siamo lo scarto di nessuno”

Per me Mazzarri va via. Lo dico perché ci sono troppe cose che mi fanno pensare a questo divorzio. Deduco che l’allenatore non è convinto di poter fare ancora bene nel Napoli e di conseguenza deciderà di dire addio. Già due anni fa si era guardato intorno, poi dopo il rifiuto della Juve, decise di sottostare all’offerta di De Laurentiis che aveva contattato già Gasperini. La società deve stare pronta a qualsiasi evenienza, sa di avere di fronte un tecnico che non riesce a stare per molto tempo nello stesso posto. Secondo me è il  tecnico ideale per la Roma. Ottimo il risultato che ha conquistato ma i cicli finiscono con i successi e la Coppa Italia è solo un po’ di antipasto. Ricordiamo che quest’anno la Juve non ha mai avuto il fiato addosso degli azzurri. Il Napoli, nel momento opportuno, non è stato capace di piazzare i colpi vincenti.  Ho sempre detto che la squadra azzurra era Cavani dipendente e in molti si sono arrabbiati. Sta di fatto che quando lui si è fermato l’ha fatto anche il Napoli. In quel lasso di tempo lì il Matador è scomparso. Poi abbiamo saputo dei problemi personali. Sono fatti che non ci interessano. Credo che l’addio di Cavani sia fondamentale per il divorzio di Mazzarri. Ma nessuno gli ha detto che deve per forza conquistare il tricolore l’ano. Ognuno di noi ha il suo carattere. L’allenatore crede che andare in un altro ambiente, dove ci sono problemi, può stare più tranquillo. Non è detto. Se andrà a Roma non sarà facile tenere i nervi saldi. Qui da noi, a parte qualche televisione, è stato lasciato in pace. La verità è che non siamo lo scarto di nessuno. Comunque, tra otto giorni sapremo. Se veramente dirà sì alla squadra capitolina allora la scelta può essere discussa.  Mi auguro che il Napoli si sia  cautelato rispetto all’eventuale scelta di Mazzarri. Certo, De Laurentiis ha giocato di anticipo offrendogli un contratto ricco. Che secondo me rifiuterà.  Veniamo ai possibili sostituti. Guidolin non viene per me, è generale in Corsica e non rischia a fare il maresciallo a Parigi. Finisce l’allenamento e se ne torna a casa. Non ha pressioni, ha un settore scouting di grande livello. È un grande allenatore in una città piccola come Udine. Se dovesse cambiare idea sarebbe l’ideale per De Laurentiis. È un assegno circolare. Così come Allegri. Ma per me quest’ultimo resta a Milano. Vince a Siena, conquista la Champions e festeggia la riconferma. Berlusconi cerca di stimolarlo, fa le battute, rompe le scatole a tutti. Non dimentichiamo che è terzo in classifica con una squadra ristrutturata.  Benitez è un signor tecnico, è un maestro di calcio. Secondo me va preso un allenatore che deve seguire il percorso tecnico di Mazzarri. Rafa  è bravo, viene dal settore giovanile del Real, è molto professionale. Ha visto molto ombre in passato, non aveva una grossa personalità. Ha avuto la batosta con l’Inter ma poi si è ripreso. Bielsa lo conosco bene. È in  scadenza di contratto. È stato il Prandelli del Cile. L’ho visto nel 2009 anche con l’Under 20. Chi lo vede venire a Napoli, che cammina davanti e indietro sulla panchina, senza guardare la partita, si chiede ma da  dove è arriva questo?. Comunque, altre scommesse non ne vedo in giro.

Per me Mazzarri va via. Lo dico perché ci sono troppe cose che mi fanno pensare a questo divorzio. Deduco che l’allenatore non è convinto di poter fare ancora bene nel Napoli e di conseguenza deciderà di dire addio. Già due anni fa si era guardato intorno, poi dopo il rifiuto della Juve, decise di sottostare all’offerta di De Laurentiis che aveva contattato già Gasperini. La società deve stare pronta a qualsiasi evenienza, sa di avere di fronte un tecnico che non riesce a stare per molto tempo nello stesso posto. Secondo me è il  tecnico ideale per la Roma. Ottimo il risultato che ha conquistato ma i cicli finiscono con i successi e la Coppa Italia è solo un po’ di antipasto. Ricordiamo che quest’anno la Juve non ha mai avuto il fiato addosso degli azzurri. Il Napoli, nel momento opportuno, non è stato capace di piazzare i colpi vincenti.  Ho sempre detto che la squadra azzurra era Cavani dipendente e in molti si sono arrabbiati. Sta di fatto che quando lui si è fermato l’ha fatto anche il Napoli. In quel lasso di tempo lì il Matador è scomparso. Poi abbiamo saputo dei problemi personali. Sono fatti che non ci interessano. Credo che l’addio di Cavani sia fondamentale per il divorzio di Mazzarri. Ma nessuno gli ha detto che deve per forza conquistare il tricolore l’ano. Ognuno di noi ha il suo carattere. L’allenatore crede che andare in un altro ambiente, dove ci sono problemi, può stare più tranquillo. Non è detto. Se andrà a Roma non sarà facile tenere i nervi saldi. Qui da noi, a parte qualche televisione, è stato lasciato in pace. La verità è che non siamo lo scarto di nessuno. Comunque, tra otto giorni sapremo. Se veramente dirà sì alla squadra capitolina allora la scelta può essere discussa.  Mi auguro che il Napoli si sia  cautelato rispetto all’eventuale scelta di Mazzarri. Certo, De Laurentiis ha giocato di anticipo offrendogli un contratto ricco. Che secondo me rifiuterà.  Veniamo ai possibili sostituti. Guidolin non viene per me, è generale in Corsica e non rischia a fare il maresciallo a Parigi. Finisce l’allenamento e se ne torna a casa. Non ha pressioni, ha un settore scouting di grande livello. È un grande allenatore in una città piccola come Udine. Se dovesse cambiare idea sarebbe l’ideale per De Laurentiis. È un assegno circolare. Così come Allegri. Ma per me quest’ultimo resta a Milano. Vince a Siena, conquista la Champions e festeggia la riconferma. Berlusconi cerca di stimolarlo, fa le battute, rompe le scatole a tutti. Non dimentichiamo che è terzo in classifica con una squadra ristrutturata.  Benitez è un signor tecnico, è un maestro di calcio. Secondo me va preso un allenatore che deve seguire il percorso tecnico di Mazzarri. Rafa  è bravo, viene dal settore giovanile del Real, è molto professionale. Ha visto molto ombre in passato, non aveva una grossa personalità. Ha avuto la batosta con l’Inter ma poi si è ripreso. Bielsa lo conosco bene. È in  scadenza di contratto. È stato il Prandelli del Cile. L’ho visto nel 2009 anche con l’Under 20. Chi lo vede venire a Napoli, che cammina davanti e indietro sulla panchina, senza guardare la partita, si chiede ma da  dove è arriva questo?. Comunque, altre scommesse non ne vedo in giro.

Fonte: Il Roma

La Redazione

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