La nota positiva di domenica a Marassi è che finalmente dopo tanto parlare, l’allenatore è stato tempestivo sui cambi. Di solito ha fatto sempre le stesse sostituzioni e sistematicamente nel finale. Contro il Genoa dopo cinque minuti della ripresa ha capito che doveva intervenire subito. C’erano tre difensori in campo per il solo Immobile. Allora ha abbassato Maggio facendo uscire Campagnaro e pure Dossena ha arretrato. Azzeccato l’inserimento di Inler al posto di Behrami. Mesto da intermedio di destro è stato fondamentale. Quest’ultimo è un giocatore bravo dalla trequarti in su, meno in fase difensiva. Giocando lì ha dato un contributo notevole. Hamsik, non dovendo marcare nessuno, ha sfruttato le sue qualità migliori inserendosi con le spalle ben coperte dai due centrocampisti svizzeri. Un altro lato positivo è il gesto fatto da alcuni calciatori dopo il gol di Marekiaro. I senatori sono andati ad abbracciare Mazzarri. Hanno avuto la sensibilità di capire il momento difficile del loro allenatore. Questo fa pensare ulteriormente che non tutti i calciatori sono dei mercenari. Vuol dire che l’allenatore può mandare messaggi importanti perché loro li recepiscono. L’unione di intenti dovrà essere fondamentale per sfruttare i momenti di difficoltà delle dirette concorrenti allo scudetto. Sperando che a gennaio si parli chiaro e che l’allenatore pretenda un’alternativa a Cavani e un centrocampista bravo. Genova ci ha anche detto che per Vargas non ci sarà più spazio. In teoria se proprio vogliamo mettere il dito nella piaga, la disposizione tattica della ripresa contro il Grifone sarebbe stata l’ideale per il cileno. Assieme ad Hamsik ed Insigne alle spalle di Cavani sarebbe stato il massimo. C’erano tutte le circostanze per potersi inserire negli spazi aperti e sfruttare le sue qualità. Era l’occasione della vita ma ormai è stato messo da parte. Visto che Pandev non è al top, sarebbe il caso di utilizzare Insigne spesso. Le gerarchie esistono fino ad un certo punto. Se sei davanti ad un fuoriclasse puoi anche fatti da parte, ma così no. È stato convocato da Prandelli, poi Mangia l’ha voluto nell’Under 21. Non può stare lì a giocare pochi minuti. Io lo vedo esterno a sinistra, se poi lo vogliamo inventare altrove non esiste. Nel 4-2-3-1 è perfetto. Il Milan si porta indietro il blasone ma non è più lo stesso. Quando le tigri sono ferite sono sempre pericolose. Anche se Berlusconi andrà a caricare i giocatori sarà inutile. La forza è quella. A me dispiace molto per Allegri perché è bravo. Non ci sono più campioni, è una squadra normale come il Bologna. Certo, se giochiamo come contro il Torino o a Bergamo allora dobbiamo stare attenti perché rischiamo di andare in difficoltà contro un Milan modesto. Contro i rossoneri Mazzarri non cambierà. Chiederà a Campagnaro di andare su El Shaarawy. Il pericolo maggiore potrebbe essere l’inserimento a sinistra di Boateng tra Campagnaro e Cannavaro. Cavani è una superstar. Non solo perché è il periodo buono dove segna sempre. È un trascinatore, dà autostima a tutti. Io avevo Pedrinho a Catania che mi raccontava di Roberto Dinamite del Vasco da Gama. La squadra sentiva la sicurezza che questo calciatore prima o poi faceva gol. Davano il 200% pur di non sfigurare. Cavani ha trasmesso a tutto il gruppo quella convinzione di andare a lottare su tutte le palle. Se io centrocampista o difensore vedo che il Matador va a marcare tutti allora non posso essere da meno.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
