Certe volte il cuore non basta. Si riesce anche ad andare oltre l’ostacolo ma alla lunga è anche una questione di cervello. Non esistono giustificazioni nel calcio e quindi è inutile stare a rammaricarsi per il pareggio col Torino. La verità è che il Napoli non è più quello di una volta. Quando si è outsider si è più spregiudicati, oggi la squadra azzurra ha qualche timore quando gioca e ha perso anche una certa anarchia tattica. Manca la fantasia. Domenica, poi, mi sono reso conto che anche dal punto di vista fisica ci sono dei problemi. Non so se l’aspetto atletico è stato programmato per la Supercoppa, ma alcuni calciatori non sono in condizione, tipo Dossena. Ma anche Maggio non vola sulla sua corsia. Al centro, poi, manca la genialità per sopperire alla mancanza di gambe. Si è stati sconfitti a Bergamo dove per puntare in alto si doveva portare a casa almeno un punto. Gli atalantini non avevano Peluso e Cigarini. Carmona ha tirato da solo in porta senza che nessuno lo azzannasse. È vero che si sono sbagliati diversi gol, ma non è una attenuante. È pericoloso sprecare così tanto. Al San Paolo non si può subire un Torino che soffre di pariggite. Non è una formazione che se la gioca. Il Napoli era fortissimo in casa e non mi spiego perché dopo il gol di Cavani abbia aspettato così tanto gli avversari. Secondo me si è persa anche un po’ di autostima. Poi ho visto una squadra nervosa. Adesso che si devono mantenere certe responsabilità il Napoli ha perso. Il Napoli si trova davanti ad un bivio: se si vuole essere coerenti devono giocare le secondo linee contro il Dnipro. Domenica, poi, si va a Genova col Genoa con tutti i titolari. E non sarà facile visto che i grifoni hanno perso quattro partite consecutive, tre col nuovo allenatore. La cosa certa è che entrambe le sfide devono essere vinte, altrimenti in entrambe le competizioni la situazione si complica. Per battere gli ucraini devono giocare i migliori, quindi meglio che cominciano i big per evitare un assalto alla baionetta nella ripresa. Si spera che si chiuda la partita nei primi quarantacinque minuti. In serie A ci si deve guardare dalla Fiorentina. Senza pensare alla Juventus. Montella fa giocare bene la Viola, ha un Borja Valero che sta facendo la differenza. Tatticamente è impeccabile, era stato seguito pure dal Napoli. In più hanno preso gratis Gonzalo Rodriguez, senza dimenticare Roncaglia. Dunque, c’è il mercato fatto bene e soprattutto c’è un gioco ottimale. C’è poi la Lazio che però è ballerina. E la Roma che sta risalendo. CI vuole convinzione, senza troppe discussioni e chiacchiere. Si deve badare al sodo. Il giovane Vargas, al di la che non si è imposto e che è stato pagato tantissimo, è stato preso a gennaio in previsione di una vendita di Lavezzi. Si pensava che potesse valere il Pocho per la sua velocità. Invece si è ritrovato a fare il Pato come prima punta. Ma non ha le caratteristiche, è molto leggero e quindi va in difficoltà. Non possiamo accettare che non sia stato preso un vice Cavani. Possibile che il Matador non può riposarsi. Ci si è ritrovati Insigne che doveva giocare nel tridente ed invece spesso fa il centrocampista. Le mie non sono critiche ma considerazioni. Quindi a gennaio bisogna prendere una punta. Ma a gennaio avrà firmato il rinnovo Mazzarri? Nella prossima finestra di mercato si deve vedere come sarà la classifica. Se si deve puntare ai primi tre posti allora serve uno esperto. Si deve costruire la squadra per il prossimo anno e quindi il nodo allenatore va sciolto presto. Auguro al tecnico di riprendersi subito ma secondo me deve stare un po’ più tranquillo e prendere le cose con un po’ di serenità.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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