Credetemi, sono stufo delle infinite polemiche su Juventus-Napoli. Sembrano non finire mai. La verità è che sono tutte stupide, si butta benzina sul fuoco. Si incattivisce un “classico” che somiglia molto al modello spagnolo. È bello sapere che il Napoli può essere paragonato al Barcellona o al Real Madrid. Purtroppo ci sono le critiche di chi non ha fatto calcio. Da sempre si sa che il preparatore della Nazionale chiama il collega del club per sapere il lavoro da fare con i calciatori. Credo, comunque, che nessuno si tira indietro per giocare una partita che vale la qualificazione ai Mondiali 2016. È strano che queste persone non vengono neanche consigliate bene… Sabato sarà una partita tra due squadre che fanno un calcio diverso anche se il modulo è più o meno lo stesso vista la difesa a tre. La Juventus produce il gioco in mezzo al campo, il Napoli non lo fa. Pirlo davanti alla difesa a tre fa la differenza facendo partire i compagni con giochi in verticale o servendo i chi sta sulle fasce. I bianconeri fanno pressing a centrocampo, riprendono il possesso di palla quando la perdono. A prescindere da tutto, il Napoli è la tipica squadra che li può battere. Ripartendo in contropiede. È il classico veleno per i topi. La Juve soffre questo tipo di avversaria. Se si gioca da Napoli si può vincere. La formazione partenopea deve aspettare gli juventini per poi punirli in contropiede. È una tattica che ammiro moltissimo: l’attacco degli spazi, le verticalizzazioni e naturalmente le ripartenze. In tanti temono il viaggio di ritorno di Cavani. Oggi i calciatori i voli intercontinentali non li fanno in classe turistica. È un salotto la business class. Ci sono i letti, il viaggiatore viene servito come un pascià, ha davanti un televisione e quando si è stancato si può stendere e dormire. Il Matador potrebbe subire il fuso orario ma ci sono gli escamotage. Dipende anche dagli orari di partenza. Maradona ne faceva tantissimi di viaggi eppure arrivava in Italia e vinceva la domenica. La posizione di Pandev tra le linee potrebbe essere la carta vincente di Mazzarri. Quando non è in possesso di palla, dovrebbe andare su Pirlo per evitare che imposti e costringendolo a scaricare ai difensori. A quel punto l’impostazione sarebbe scontata. Se poi si vuole mettere un fisso sull’ex milanista siamo alla preistoria. Salta tutto il meccanismo della squadra. Behrami in questo caso lascerebbe molti spazi vuoti alle sue spalle. Il Napoli deve dimostrare di essere cresciuto in tutto e per tutto. Stavolta è l’anti-Juve e quindi deve fare il massimo per confermare la sua grandezza andando a sbancare lo Stadium. Se fa il colpo a Torino allora potrà laurearsi a pieni voti. Nell’ambiente azzurro c’è la carica giusta per la partita fregata in Supercoppa. Si deve andare la per dire: “ci sono anche io”. È chiaro che non è facile. Io credo alla legge dei grandi numeri al di la delle caratteristiche tattiche che ha il Napoli. È una partita troppo importante e quindi dovrà essere scelto un arbitro che sappia gestire le tensioni in campo. Deve essere bravo ma deve anche saper amministrare i giocatori. Non voglio fare vittimismi a priori, sono convinto che chiunque sarà designato saprà farli valere. Avrà gli occhi puntati addosso e anche un minimo errore voluto potrebbe costargli caro.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro