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Gianluigi Buffon: “Il Napoli ha un modulo ben collaudato”

Il portiere bianconero: "Mazzarri incide molto sulla squadra azzurra"

Si può essere tutti De Rossi nella vita agonistica e professionale: insomma anche un grande e acclamato numero uno improvvisamente può ritrovarsi come una carta qualunque del mazzo nelle mani di un allenatore polemico. Ma prima di essere questa Juve ce ne vuole. Gigi Buffon ieri a Coverciano ha aperto come da tradizione la settimana azzurra con la sua lunga chiacchierata da capitano pensoso. Tutto sommato non ha voluto né dovuto compiere interventi miracolosi per salvare chissà quale situazione. Sul caso del giorno, legato al centrocampista della Roma, Gigi ha fatto finta di non ricordare certe analogie con quello accadutogli ai tempi della gestione Del Neri in bianconero, lasciando certe dinamiche alle leggi dello spogliatoio, ricordando che lo Zeman personaggio talvolta eccede e che qui comunque «Daniele non si discute: ce lo abbiamo e ce lo teniamo stretto» .

DOPPIO FRONTE – Poi il portiere ha continuato a coltivare quel suo modo di porsi sempre originale anche rispetto a certe battaglie della casa madre bianconera, come sul tema delicato degli intrecci tra stagione agonistica di club e Nazionale ( «Nessun intralcio. La maglia azzurra è la maglia azzurra, non può essere un peso» il senso del suo discorso), pur ricordando a tutti, oltre che a se stesso, che «15 partite in 40 giorni, senza avere il modo di allenarsi, non aiutano nessuno» . Dunque, quando ha dovuto disegnare la parabola di quello che sta accadendo intorno alla Juve, del duello già vivo con il Napoli per il titolo, Buffon non ha mollato la presa sullo scudetto: «Queste prime 7 partite dicono che la Juve, dopo un anno e mezzo, sta crescendo in modo importante, che il mercato oculato di questa estate ha rinforzato il gruppo. E’ razionale è giusto pensare che la Juve possa giocare fino alla fine per il titolo» .

INCOGNITA CHAMPIONS – E il Napoli? Buffon è chiaro: «Il Napoli ha un allenatore che incide tantissimo, un gioco e un modulo consolidati, anche con gli aggiustamenti prodotti adesso, e una rosa di prim’ordine. Inoltre non gioca la Champions. E questo peserà» . Valutazione che non deve suonare come un alibi, come spiega Gigi: «La Juve è la squadra più forte, poi durante una stagione possono accadere delle cose che possono incidere. La Champions è tra queste. Se poi vincerà il Napoli con merito gli diremo: bravo! In questo senso lo scontro diretto all’ottava giornata non peserà» .  Tornando alla Champions, dove la Juve non ha tenuto lo stesso strepitoso passo avuto in campionato, il portiere bianconero traccia questa analisi: «Il ritorno in Europa non è stato negativo, siamo stati brillanti col Chelsea, e sotto tono, con lo Shakhtar: merito degli avversari; succede. Ma non perdere è stato un segnale importante, da far maturare nelle prossime quattro partite» .

LE ALTRE – Tornando a parlare di campionato Buffon applaude la Lazio di Pektovic: «Sta facendo cose eccezionali, ha un mister sobrio, che non conosco ma che ha già dimostrato di essere al passo coi tempi, uno che già parla un ottimo italiano, migliore di tanti italiani…» . Interessante poi la lettura del momento delle milanesi: «I rossoneri come i nerazzurri hanno sposato un progetto, quello dei giovani; ma l’Inter lo aveva in mente già prima (leggi l’ingaggio di Stramaccioni, certe partenze mirate), insomma era preventivato. Le cessioni importanti del Milan invece qualcuno pensava che non si dovessero fare: la conseguenza è che il progetto milanista è in ritardo. In più c’è il problema anche psicologico in una squadra in difficoltà che sia chiama Milan» .
DE ROSSI – Figuriamoci in che difficoltà psicologica può essere uno che si chiama De Rossi, finito in panchina per scelta clamorosa di Zeman. Buffon misura le parole: «La Nazionale è immune da queste negatività. Daniele ha tantissima esperienza e ha passato prove difficili. Nulla e nessuno può scalfirne l’equilibrio. Che idea mi sono fatto? Diciamo che sono rimasto stupito. Se l’allenatore ha dichiarato che non lo ha visto bene in settimana e magari ha visto bene altri, il problema non sussiste. Ma vorrei sentire con le mie orecchie un allenatore che parla di scarso impegno a gente come De Rossi e siccome non l’ho sentito preferisco stare… in casa mia» . Poi la nuova foto di Zeman: «Lui è un personaggio. Prima sul campo, dove ha fatto cose straordinarie nelle società che ha allenato, eppoi per quel certo modo di proporsi al quale non eravamo abituati, per questo si fa fatica a stargli dietro. Zeman mostra di essere coerente con quello che dice, magari può eccedere. Magari se uno parla sempre delle stesse tematiche delicate, può appunto anche eccedere» .
ECCESSI – Eccessi (presunti) potrebbero essere alla base dell’esclusione di Cassano dalla Nazionale. Gigi taglia corto: «Screzi all’Europeo tra noi e Antonio non ce ne sono stati. No, non sono sorpreso della sua esclusione. E comunque non mi pare che gli siano state chiusa le porte in faccia» . Ultima battuta su Balotelli: «Parliamo sempre delle stesse cose. Sappiamo tutto, quanto Mario può incidere. L’augurio è che riesca a esprimere le sue qualità. Che insomma, ci faccia vincere le partite» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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