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Gianluca Vialli: “Cavani è il top player che serve alla Juventus”

Per l'ex attaccante della Juventus il "Matador" sarebbe perfetto nell'undici di Conte

Gianluca Vialli dà fiducia alla Juve in vista del ritorno contro il Bayern Monaco, ma, anche se i bianconeri fossero eliminati, è convinto che possano fare come l’Inter di Mourinho, ovvero alzare la Champions League l’anno dopo essere stati eliminati dal Manchester United. Specialmente se nel prossimo mercato, oltre a Llorente, arriverà un top player per l’attacco. Potendo scegliere liberamente, l’ex bomber blucerchiato e bianconero punterebbe su Cavani, preferito a Suarez, Ibrahimovic e Sanchez. «Nel calcio bisogna fare i conti con i bilanci e le richieste di chi vende – ha detto Vialli -, ma se paradossalmente tutti questi grandi attaccanti fossero svincolati, alla Juve consiglierei l’uruguaiano del Napoli. Cavani è fortissimo: segna, ma corre come un terzino e dà una grande mano alla squadra. E poi conosce il campionato italiano e sa come essere decisivo» . E’ lui che potrebbe consentire alla Juve di fare il definitivo salto di qualità: «Vero, ma una squadra può migliorare anche a livello psicologico, di autostima, di esperienza internazionale, tatticamente… I progressi possono essere di vario tipo. Per fare certi discorsi, però, aspettiamo mercoledì: non sono così convinto che la Juventus sia fuori. Per me può fare un’impresa»

CREDERCI – Vialli ieri ha fatto da testimonial a “Lords of Football” un innovativo videogioco per Pc sul mondo del calcio in cui l’allenatore gestisce la società e la squadra a 360°, compresa la vita privata dei suoi calciatori ( «Io sono un disastro quando opero in prima persona. Meglio quando giocavo in ritiro con la Juve insieme a Tacchinardi e Del Piero o quando mi appassionavo al videogioco del golf di Tiger Woods» ha sorriso), ma naturalmente non si è sottratto a parlare della Champions League: «Martedì il Bayern è stato molto bello, mentre la Juve ha fatto male sia perché è incappata in una serata storta, forse la peggiore della stagione, sia perché gli avversari erano più forti. Il 2-0 finale comunque lascia aperta la speranza e avverto troppo pessimismo. Il problema è che c’erano troppe aspettative perché tanti non avevano compreso che in questo momento il Bayern è la squadra più forte d’Europa. Neppure il Barcellona è al suo livello: i tedeschi hanno giovani di qualità e notevole forza fisica, una squadra che gioca bene e alle spalle un club solido. D’accordo, non mi aspettavo una differenza così netta nella prima gara, ma non è finita perché il Bayern è battibile. Se ci credono, i bianconeri se la giocheranno fino alla fine. Conte sembrava rassegnato martedì sera? No, credo che abbia reso onore agli avversari e abbia lanciato un messaggio a se stesso, alla società per il futuro perché con certe squadre si può competere solo facendo il salto di qualità. Attenzione, però, perché Antonio è astuto: magari ha lodato tanto gli avversari per far credere loro di essere già in semifinale… La psicologia a certi livelli è importante» . E in caso di eliminazione cosa succederà? «Niente di particolare perché la Juve ha una struttura solida e in campionato ha praticamente già vinto lo scudetto visto che le altre non ci credono neppure più. La classifica attuale è quella più vera. Se i bianconeri andranno fuori in Champions, il prossimo anno ci riproveranno con ancora più convinzione proprio come ha fatto l’Inter di Mourinho che, prima di centrare il triplete, fu buttata fuori nel 2008-09 dallo United»
MOU-CHELSEA – Vialli infine ha pronosticato che Mourinho andrà al Chelsea ( «E’ la persona più adatta anche se speravo che i Blues scegliessero un italiano» ) e ha spiegato perché non allena più: «Proposte ne ho avute, ma non mi piaceva il tipo di persona in cui mi trasformavo quando facevo il tecnico. Mi diverto a fare il commentatore per Sky e in futuro sogno di fare il dirigente» . Sulle critiche di Beckenbauer a Buffon invece ha tagliato corto: «Giudizio esagerato nei confronti del portiere più forte di tutti i tempi. Vedrete che Gigi si riprenderà» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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