Cerca
Close this search box.

Gianluca Di Marzio: “Napoli su Witsel e Ansaldi. Su Mascherano…”

L'Inter adesso è una squadra e il merito principale è di Mazzarri

Mentre assistevo in tribuna a Milan-Napoli, a fine primo tempo un tifoso azzurro mi urla da lontano: “Ma allora, Benitez lo prende Mascherano? Tu lo sai sicuramente…”, perché il calciomercato resta una malattia, anche mentre la tua squadra vince a San Siro ed è prima in classifica. Ho risposto con una smorfia, invitandolo a godersi la partita, Higuain e Insigne, lo spettacolo di un Napoli protagonista. Poi, però, chi non riesce a fare a meno delle trattative sono soprattutto io, anche se mancano poco più di tre mesi alla riapertura e adesso diventa difficile parlare di operazioni e affari, troppo presto. La storia di Mascherano col Napoli nasce comunque da lontano, da quel rapporto speciale tra Rafa e l’argentino, sms e telefonate durante l’estate, un tentativo concreto ai primi di settembre. I margini per chiudere non sono mai stati veramente incoraggianti, la volontà del Barcellona quella di non trattare la sua cessione, nemmeno alla Juve che un pensierino l’aveva fatto sempre a fine estate. In queste ore -ecco la risposta alla domanda del tifoso- il Napoli ci ha riprovato: nuovi contatti con l’entourage di Mascherano, facilitati dall’arrivo in Italia dell’agente argentino, presente a Torino per Juve-Verona e poi a Novarello nel ritiro gialloblù per salutare un altro suo assistito, Cirigliano. La risposta è stata negativa: il Barcellona vorrebbe oggi non meno di 30 milioni per lasciarlo andare, questo il primo pezzo fissato. Un modo per allontanare i possibili corteggiatori. Lo scenario cambierebbe se arrivasse Thiago Silva dal Psg, un’ipotesi difficilmente percorribile a gennaio, qualcosa può cambiare a giugno. Thiago Silva o David Luiz, solo così Mascherano finirebbe sul mercato, altrimenti la cifra richiesta sarà sempre molto alta. Troppo. Lo stesso Rafa, ricevuto il messaggio, se ne sarebbe fatto una ragione, magari ci ripenserà quando e se dovessero cambiare le condizioni. O quando sarà lo stesso Mascherano a spingere per andare via: non è questo il momento, l’argentino sta benissimo in Spagna, con Tata Martino gioca ed è titolare (da vice capitano) nella Seleccion di Sabella, il Napoli può attendere. Nel frattempo, Rafa ha mandato un suo osservatore spagnolo la settimana scorsa a Madrid per studiare da vicino Witsel e Ansaldi, due nomi sottolineati nel taccuino dell’allenatore. Non è ancora partita una vera trattativa con lo Zenit, ma meglio tenere i radar accesi. Anche sul mercato della Juve e sull’ottimo lavoro di Fabio Paratici, il giovane ds bianconero. A proposito, si è parlato di un progetto di Galliani per portare al Milan il braccio destro di Marotta: dubito che la Juve se lo lasci scappare, ma sicuramente in questa idea rossonera c’è lo zampino di Inzaghi che ha giocato con lui a Piacenza e lavorerebbe volentieri con un ds che stima molto, ovviamente nel caso in cui fosse promosso sulla panchina di Allegri. Intanto, dopo trasferta di Copenaghen, Paratici è volato in Austria, esattamente a Vienna: ci è stato infatti segnalato in tribuna per Austria Vienna-Porto, un giro d’orizzonte per vedere meglio i talenti della Champions, in particolare quelli allenati da Paulo Fonseca. Un’occhiata per la difesa all’argentino Otamendi, la tentazione di inserirsi nella corsa a Fernando, in scadenza di contratto il prossimo giugno, e la sorpresa che può chiamarsi Danilo, efficace e continuo sulla fascia destra. Mangala? Il Porto lo valuta non meno di 45 milioni, a giugno non si è nemmeno seduto a trattare con un club inglese che voleva avvicinarsi a quota 40. A tali valutazioni, per un difensore, il calcio italiano parte inevitabilmente in seconda fila. In questo caso poi c’è da fare i conti anche con la Doyen Sport, il fondo brasiliano di Nelio Lucas, che detiene gran parte del suo cartellino e non ha intenzione di fare sconti, considerando Mangala un giocatore da futuro Real, chissà cosa ne pensa Ancelotti. Si muove molto anche l’Inter, segnalata a prendere ancora appunti su Vrsaljko (lo sapete già, verrà visionato praticamente ogni week end) sabato scorso a Marassi, dove ha apprezzato con soddisfazione i progressi di Bardi, Mbaye e Duncan. Ne sarà felice Thohir, che vorrebbe un’Inter di giovani per il futuro. Ma parte già col piede sbagliato se davvero pensa di mettere sotto esame Mazzarri per valutare nomi come De Boer (sconfitto 4-0 domenica dal Psv) e Laudrup. L’Inter adesso è una squadra e il merito principale è proprio della sua nuova guida: rifletta l’indonesiano, i tifosi non gli chiederanno di prendere Mascherano, ma nemmeno di rompere un giocattolo che comincia finalmente a rifunzionare.

Fonte: Gianluca Di Marzio per Tuttomercatoweb.com
La Redazione
C.T.
Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.