Adesso tutti sembrano essersi ricordati di Zeman, è bastato un campionato di B vinto e giocato alla sua maniera per scatenare corteggiatori e amanti del suo calcio, per un bel po’ nascosti chissà dove. Lo ha cercato Preziosi, ci ha pensato De Laurentiis, è stato tentato Della Valle, se l’è ripreso la Roma. Tutto in pochi mesi, tra un taglio di Insigne e un lancio di Verratti. Bravo il Pescara a credere in lui l’estate scorsa dopo il Foggia-bis e a metterlo nelle condizioni di lavorare con un gruppo ben amalgamato, tra giovani affamati ed esperti della categoria (una miscela preparata dal ds Delli Carri, abile anche nel cedere tutti quei giocatori -circa 28- che non rientravano nei piani). Il boemo ha poi costruito sul campo una macchina quasi perfetta, migliorando anche alcuni aspetti difensivi che in passato non venivano curati con questa attenzione. Ecco perché Pescara lascia a malincuore Zeman: ha provato persino a convincerlo con un ingaggio superiore a quello proposto da Baldini per la Roma. Ma lui non ne ha fatto e non ne farà mai una questione di soldi. Pensate, il club abruzzese gli avrebbe dato quasi cinque volte di più dello stipendio attuale, circa 1,5 milioni di euro (bonus compresi) per un anno rispetto ai 360mila guadagnati nella stagione appena conclusa. Ma Zeman aveva già deciso, lo comunicherà nelle prossime ore in una conferenza stampa, il richiamo della Roma è stato troppo forte. A Pescara, intanto, cominciano a disegnare l’identikit del sostituto: intrigano due ex come Gasperini e Delio Rossi, ma piace soprattutto Zola ed è un’idea affascinante. Aspettando Zeman, invece, Sabatini sta mettendo a segno il primo colpo, nonostante le smentite dei protagonisti. Si chiama Castan, è un difensore del Corinthians, verrà tesserato da extracomunitario perché il passaporto italiano gli è stato negato a novembre. Costerà alla fine 5 milioni e arriverà a Libertadores conclusa. Con il Genoa, nel frattempo, appuntamento confermato: sondaggio per Merkel, chieste informazioni su Destro e Granqvist. Nel reparto difensivo, poi, resta viva la pista Rolando, il centrale del Porto e della sua nazionale. Lui vuole provare una nuova avventura, i contatti con la Roma sono frequenti, ma nessuna offerta è stata ancora presentata al suo club. La speranza di chi lavora all’operazione è quella di chiudere prima degli Europei, in modo da riuscire a trattare il prezzo e a portarlo sotto i 10 milioni come vorrebbe Sabatini. Tornando al Brasile, trovano conferme le indiscrezioni sull’interesse giallorosso per il giovane talento Thomas, diciannovenne attaccante del Flamengo, che può rientrare nell’affare Juan, richiesto dalla squadra dov’è cresciuto. Talenti brasiliani in arrivo: il prossimo potrebbe essere Elkeson del Botafogo, spesso seguito dalla Juve e adesso nel mirino del Bologna. Zanzi lo sta trattando da solo, l’offerta è pronta per essere spedita, l’inserimento dei bianconeri può essere eventualmente successivo (per acquisire metà cartellino). A Milano, nel frattempo, il mercato comincia a muoversi. Un caffè per fare colazione all’Hilton, dove Zamagna ha insistito con Perinetti per Donati, prima di un piatto di spaghetti da Giannino. A pranzo c’erano Allegri con il suo staff, Brocchi con le stampelle, Davide Lippi che si è intrattenuto con Pradè per qualche idea sulla Fiorentina (Marchese, che ha già lavorato con Montella, forse anche Hetemaj), Alejandro Mazzoni in attesa di sbloccare la cessione di Lavezzi. L’agente dell’argentino non si è visto con l’Inter, continua a trattare soprattutto con il Psg, ha sorriso quando De Laurentiis gli ha rivelato di una super offerta cinese per il pocho (superiore alla clausola, pare 37 milioni), visto che il suo assistito non l’avrebbe comunque presa in considerazione. L’Inter sembra in ritardo nella corsa a Lavezzi, ecco forse perché ieri in sede si è visto Roberto Calenda, un agente molto inserito nel mercato brasiliano, non solo per affrontare i temi relativi al futuro di Maicon e Juan Jesus: la sensazione è che i nerazzurri stiano lavorando ancora per Lucas, l’alternativa resta Giovinco. Traffico all’Inter, molti agenti vanno e vengono per proporre giocatori di mezzo mondo. Un salto l’ha fatto anche Gaudino, ex attaccante dello Stoccarda, per parlare di Vukcevic (punta dell’Hoffenheim), ma l’interesse non sembra affatto reciproco. In sede, poi, è passato anche Stramaccioni, per firmare -come previsto- fino al 2015: magliettina grigia, occhiali da sole, sorriso sicuro e messaggio convinto: “Siamo carichi”. Tra i suoi sfidanti, il prossimo anno, ci sarà anche Zeman…
Fonte: Gianluca Di Marzio per Tuttomercatoweb.com
La Redazione
C.T.
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