Gianluca Di Marzio, giornalista per SkySport ed esperto di calciomercato, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Bellla&Monella, radio ufficiale Hellas Verona. Ecco le sue dichiarazioni.
Come hai visto il calciomercato del Verona e quali giudizi ti senti di dare ora che la finestra è chiusa…
Il bilancio è assolutamente positivo. Quando riesci a prendere un giocatore come Pazzini, già solo quello è un biglietto da visita determinante e fondamentale per far capire quello che è stato il mercato del Verona. Quando hai nel tuo organico due attaccanti di questo tipo parti sicuramente con qualche gol di vantaggio rispetto agli altri. Importante è stato anche aver trattenuto Sala, che Bigon ha giustamente considerato un nuovo acquisto; in realtà è un giocatore sicuramente importante, giovane, a cui è stato rinnovato il contratto e quindi anche un ingaggio importante per quello che è il suo valore. Il Verona ha fatto il massimo per quello che riguarda la convinzione di trattenerlo. Non è arrivata magari l’offerta giusta; sarebbe stato corretto dargli la possibilità di giocare se fosse arrivata l’offerta di Inter o Napoli ma nessuno s’è mai presentato in maniera realmente concreta nei suoi confronti. Il Verona l’ha fatto capire all’agente del ragazzo e al giocatore, il quale è rimasto molto volentieri, ha un bellissimo rapporto con tutti e merita una grande occasione. Intanto farà bene con l’Hellas e quando arriverà l’opportunità sono sicuro che la società gliela darà.
Nel caso Sala fosse stato ceduto ad una grande c’era secondo te il pericolo di rivedere un “caso Jorginho” o un “caso Iturbe” in termini di spazi e possibilità di avere un ruolo nella nuova squadra?
Sono tutti e tre giocatori con delle caratteristiche tecniche molto diverse. Jacopo è un ragazzo che sicuramente ha tutto per poter fare bene in un grande club, è uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere. Magari non ha l’estro e la fantasia di Iturbe o l’organizzazione del gioco di Jorginho, ma è un giocatore di gamba e di corsa di quelli che non mollano mai fino all’ultimo. E’ un giocatore che può fare più ruoli perché è vero che si è consacrato come mezz’ala, ma anche grazie all’allenatore che lo ha provato come esterno basso o terzino già nella scorsa stagione. Oggi è un giocatore che può fare tutti e due i ruoli, può migliorare sicuramente ancora molto. Io so che l’Inter lo voleva prendere come terzino, il Napoli invece come mezz’ala. Questa sua duttilità gli permette, quando arriverà l’ occasione con un grande club, di giocare in più ruoli.
Parliamo ora di una felice rivelazione: proviene dal calciomercato ed è uno dei più in forma sul campo, Souprayen.
Souprayen è una rivelazione in realtà solo per chi non lo conosceva. Il direttore sportivo Bigon già lo conosceva da tempo, perché lo voleva prendere a Napoli; aveva trattato a lungo con il club, era nel database dello scouting di Zunino e di Mantovani perché era un giocatore con caratteristiche di difesa a tre come centrale di sinistra nel Napoli di Mazzarri. Con Benitez il tipo di mercato è cambiato, ma il Napoli ha continuato a seguirlo. Non è arrivato perché non c’erano le condizioni. Quando gli è scaduto il contratto e quando Mandorlini ha chiesto un esterno fisico che sapesse difendere e all’occorrenza spingere con buona qualità, i collaboratori di Bigon hanno immediatamente ripescato questo nome. Da lì è stato facile trovare l’accordo anche perché per il giocatore venire in Italia era una priorità. Bravi loro ad aver continuato a seguirlo nel tempo, anche perché a volte alcuni giocatori si dimenticano e non vengono più monitorati.
A Verona tutti si chiedono e Toni e Pazzini possono giocare assieme…
Toni e Pazzini insieme li ho visti contro il Foggia in Coppa Italia e devo dire che non mi sono dispiaciuti affatto, anzi. Possono giocare tranquillamente assieme, a patto che si cambi il modulo. Devi fare un 4-3-1-2, perché sono due giocatori che, magari, in fase difensiva possono aiutarti di meno. Mandorlini sa quindi che ha due attaccanti davanti che possono fare gol in ogni momento ma ti aiutano poco in fase difensiva. Anche se lo facessero perché glielo chiedi, comunque perderebbero parte della loro efficacia davanti, contando anche che non sono più giovanissimi, soprattutto Luca. Non hanno nemmeno le caratteristiche per rientrare e aiutare, devono essere giocatori utili in zona gol. In determinate partite possono giocare assieme. So che l’allenatore sta provando spesso a farli giocare entrambi negli allenamenti, a cercare di utilizzarli al massimo in partite che devi vincere per forza o comunque con avversari meno forti, o quando devi recuperare durante la gara. Io penso che li vedremo spesso ma non sempre dall’inizio, diventerebbe difficile per questioni tattiche. L’allenatore del Verona si è, anche in passato, specializzato in questo 4-3-3 con gli esterni che aiutano durante la fase difensiva e quindi non credo snaturerà la squadra nonostante la possibilità di far giocare Toni e Pazzini assieme.
Come giudichi la nostra squadra e le sue possibilità di fare bene in questo campionato?
Penso che il Verona non sia solo una squadra da salvezza, sia per budget, sia per l’organico, sia per la società che ha: credo possa stare stabilmente nella parte sinistra della classifica. Ne vedo tante che non sono all’altezza dell’Hellas. E’ giusto partire con i piedi per terra, andare con prudenza e non volare troppo con la fantasia ma credo che l’organico, la società e l’allenatore siano assolutamente all’altezza di un campionato molto tranquillo per togliersi delle soddisfazioni quindi non preoccupatevi perché credo farete sicuramente un bel campionato.
fonte: hellasnews
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