Interviene sul sito Virgilio Sport il collega di Sky Gianluca Di Marzio sull’attaccante della Lazio Miroslav Klose e sulla sue caratteristiche. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it.:
“Non c’è stato un acquisto che abbia inciso così tanto in una squadra come il suo. Forse anche perché accompagnato da pochi riflettori e molti dubbi. Klose è invece diventato l’anima della Lazio. Non solo per la rete al fotofinish nel derby, ma soprattutto per una partecipazione straordinaria alla fase offensiva, anche come uomo-assist. In campo le sue prodezze hanno fatto rumore, fuori invece il suo silenzio ha colpito tutti nel gruppo. Come quando, il giorno delle dimissioni di Reja, si avvicinò all’allenatore e gli disse semplicemente: “No mister, no bene…”, quattro parole per testimoniargli affetto e stima, un messaggio di cuore. L’ultimo messaggio è stato lanciato l’altra sera, spedito e recapitato a Gerd Muller, la leggenda della Germania: il suo record adesso è lontano solo 5 gol, 63 contro 68, l’inseguimento continua. Anche le magie. Perchè per Miro, campionato o nazionale, cambia poco. Che sia al centro dell’attacco di Reja o in quello di Loew, il risultato alla fine è sempre lo stesso. Gol e scivolata sotto la curva, ormai sembra diventata una dolce abitudine. Se ne sarà accorto pure Stekelenburg, che ha perso anche il suo personalissimo derby. Non fa solo gol Klose: i due assist nella notte contro l’Olanda sono bastati per far capire una volta di più che segnare – per lui – non è un’ossessione. Nella Lazio come nella Germania. Dove, da capitano (in assenza di Lahm), non ha fatto rimpiangere Gomez, lui che gli aveva soffiato il posto al Bayern. E i tedeschi sperano di vederlo così decisivo e determinato anche agli Europei. Fino ad allora, se lo terrà stretto Reja, uno dei protagonisti principali del suo arrivo in Italia: l’aveva chiesto a gennaio, l’ha preso -a parametro zero- in estate. Così, è diventato l’attaccante straniero che ha segnato di più. 6 gol in 10 giornate, senza rigori. Meglio di Eto’o e Sheva, come Ronaldo. Più che un affare, è stato un capolavoro. Tutti lo davano per finito, Lotito e Tare l’hanno preso gratis. E lui ha fatto più ricca la Lazio.
La Redazione
A.S.
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