Il pallone se lo porta a casa Larrivey. Perchè segnare una tripletta al San Paolo, contro questo Napoli, non capita tutte le notti. Certe notti, poi, sono azzurre più che mai. Quelle in cui la squadra di Mazzarri regala gol e spettacolo, come questa. 6 gol al Cagliari, 6 vittorie consecutive tra campionato e Champions: 5 di fila in serie A, non capitava dal 1988. Il messaggio è forte e chiaro, al Chelsea per mercoledì sera, a Lazio e Udinese per il terzo posto, gli avversari sono avvisati. Apre Hamsik, che festeggia il rinnovo fino al 2016, chiude Maggio. In mezzo la prima volta stagionale di Cannavaro, la seconda di Gargano, la sorprendente freddezza di Lavezzi dal dischetto, undici metri di gioia per il pocho che segna ancora (6 nelle ultime 5, considerando il Chelsea): mai c’era riuscito su rigore, l’anno scorso ne sbagliò uno in coppa Italia contro l’Inter. Da un suo cross è arrivata anche l’autorete di Astori, insomma un Lavezzi sempre più protagonista, anche senza Cavani, al quale concede poi il cambio in un San Paolo tutto in piedi per il pocho. Il Presidente del Cagliari, Cellino, lascerà poco dopo la tribuna. Insieme a Pinilla aveva visto perdere la sua squadra per la terza volta consecutiva: 11 gol subiti tra Lecce, Siena e Napoli, il momento resta delicato e difficile, nonostante gli assist di uno scatenato Ibarbo e le tre reti di testa di Larrivey. Che non scaccia la paura, non cancella i problemi, ma si porta via il pallone della tripletta. Un altro sorriso argentino nella notte di Napoli.
Fonte: gianlucadimarzio.com
La Redazione
C.T.
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