Guardiamo ancora quelle immagini, non ci resta che piangere. Pregare non è bastato, Piermario Morosini non ce l’ha fatta: ci ha lasciato a nemmeno 26 anni, un cuore giovane che vola e se ne va, invece di battere forte come dovrebbe. Riguardo quelle immagini, quei suoi tentativi di rialzarsi, ripartire, correre comunque dietro al pallone e all’avversario, nonostante il malore lo avesse già colpito, all’improvviso. Non ha più ripreso conoscenza, mai più un battito o un respiro, a nulla sono serviti i soccorsi e i tentativi di rianimarlo, prima in campo tra le lacrime e poi all’Ospedale Santo Spirito di Pescara. È un’altra giornata triste e drammatica per lo sport italiano, il periodo è nerissimo: Bovolenta, Mancini, adesso Morosini. Dopo la paura per Muamba, quello sì che è stato davvero un miracolo. Ma come si può perdere la vita così, per una partita, alla sua età? Non sarebbe il momento per farci queste domande e per trovare le risposte giuste: sarà pero’ necessario approfondire presto i motivi e le possibili cause del susseguirsi di queste tragedie. Intanto, tutti i campionati di calcio si fermano, non si gioca né stasera né domani. E il nostro pensiero va a Piermario, un ragazzo che aveva perso i genitori e un fratello: li sta già riabbracciando, il suo cuore batte di nuovo forte. Come il nostro per lui: ciao Moro…
Fonte: gianlucadimarzio.com
La Redazione
A.S.
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