Perde la partita il Napoli e un certo punto anche la testa. Nel finale, quando ormai non c’è più tempo per recuperare, agli azzurri saltano i nervi e anche i calciatori del Bologna non si tirano indietro, anzi, partecipano attivamente alla contesa. Tutto nasce da un’entrata dura di Zuniga su Rubin a centrocampo. L’avversario si rotola a terra, il colombiano si avvicina urlandogli qualcosa, forse gli rimprovera di fare scena per perdere tempo. Ci sono i primi contatti, intervengono gli altri calciatori del Napoli e del Bologna e nasce un lungo parapiglia che dura oltre un minuto. Coinvolti anche Cavani, Lavezzi, Dossena, Dezmaili da un lato Di Vaio, Diamanti, Loria dall’altra. Si nota anche Aronica, c’è chi fa da paciere e chi prova ad alimentare ancora la tensione.
Poi all’enorme mischione prendono parte praticamente tutti i ventidue di Napoli e Bologna. In campo entrano anche i dirigenti delle due squadre e gli allenatori: Pioli si adopera a tenere calmi i suoi, stessa cosa fa il direttore sportivo del Napoli Bigon. Per oltre un minuto a centrocampo c’è caos completo con spintoni, colpi proibiti, insulti. L’arbitro Bergonzi si consulta con gli assistenti, parla con il quarto uomo e poi estrae due cartellini rossi, uno all’indirizzo di Dzemaili del Napoli e l’altro nei confronti di Morleo del Bologna, un espulso per parte. Il rosso farà saltare a Dzemaili la prossima partita contro il Siena, l’ultima di campionato.
Partita nella quale saranno assenti anche Cavani e Aronica che in diffida sono stati ammoniti per gioco falloso. Particolarmente nervoso il Matador dopo l’ammonizione sanzionata dall’arbitro: l’uruguaiano ha protestato in maniera vibrante più avanti, quando Bergonzi non ha adotatto a suo avviso lo stesso metro di giudizio per un’entrata dura di un avversario nei suoi confronti. Si ferma qui la corsa dell’uruguaiano verso la classifica cannonieri, si ferma alla traversa sul pallonetto e all’altra clamorosa palla gol fallita dal dischetto del rigore. Cavani è secondo a quota 23 e ora deve difendersi dalla risalita di Antonio Di Natale. L’anno scorso chiuse a 26 alle spalle proprio del bomber napoletano dell’Udinese.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro