L’allarme era stato lanciato da De Laurentiis quarantott’ore prima della finale. Giovedì Primo maggio aveva telefonato al prefetto di Napoli, Musolino, e al questore Romano manifestando preoccupazione per il piano di ordine pubblico disposto a Roma per la sfida con la Fiorentina. C’era un forte timore per agguati di ultrà di Roma e Lazio a carovane di tifosi napoletani, proprio come accadde nel 2012 per la finale di Coppa Italia contro la Juve, ma a differenza di due anni fa – quando il piano fu coordinato dall’ex questore di Roma, Francesco Tagliente, esperto nella gestione delle manifestazioni sportive e “creatore” dell’Osservatorio del Viminale – le comitive avrebbero dovuto attraversare la città per raggiungere i parcheggi dedicati, mentre in passato erano state disposte scorte alle uscite dei caselli autostradali.
Il direttore generale del Napoli, Formisano, aveva partecipato a tre riunioni in Viminale prima della partita di sabato, poi c’era stato l’intervento di De Laurentiis, che aveva evidenziato possibili buchi nel piano sicurezza.
fonte: il mattino
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