Ramadan a tutto spiano, certo, ma anche il mercato: perché se è vero che Faouzi Ghoulam osserva il sacro digiuno da fervente muslim, lo è altrettanto che, dopo la bella figura rimediata al Mondiale, gli verrebbe difficile rispettare l’astinenza da sussurri e proposte calcistiche. Magari anche molto prestigiose: tipo quella della Chelsea.
SINFONIA BLUES . E allora, il protagonista. Il mancino (francese) d’Algeria che in Brasile ha rinfrancato il Napoli, bravo a investire su di lui in pieno inverno, e soprattutto ha collezionato complimenti in serie. Anche illustri a dire poco, se vogliamo: lui al club di De Laurentiis è legato a doppio filo fino al 2018, non si scappa e non si vende, però al rientro dal Sudamerica gli è arrivata all’orecchio la stima dei Blues di Londra. Del Chelsea di Mourinho, mica uno qualunque: interessante raccolta di informazioni, la scheda tecnica, il profilo e la realtà che lui, Faouzi, non è sul mercato. Resta in vetrina: con la maglia azzurra.
QUANTA STRADA. Niente male, vero? Tanta soddisfazione, bene-bravo-bis. E poi la consapevolezza di aver macinato un bel po’ di strada da gennaio ai giorni nostri; dal Saint-Etienne al Napoli, dalla Champions al Mondiale. Ecco, a proposito: la Coppa del Mondo è in archivio, registrata alla voce “esperienze indimenticabili”, ma ora è il tempo della maglia azzurra e di un futuro tutto da costruire: potenzialmente entusiasmante, certamente stuzzicante. Il primo obiettivo è già nel mirino: giusto il tempo di smaltire la fatica di una stagione durissima, di godere del meritato relax e poi via con l’ultima fase della preparazione a Dimaro. Presumibilmente dal 23 luglio, proprio come gli svizzeri.
SOCIAL RAMADAN. Nel frattempo, a tutto social. Molto viva, molto attiva l’interazione di Ghoulam con la comunità virtuale chiamata a raccolta su tutti i social network più diffusi: negli ultimi giorni s’è fatto immortalare tra Parigi (dove vive la numerosa famiglia) e Saint’Etienne con l’ex allenatore delle giovanili, Abdel Bouhazama, e poi con un fotografo di moda in posa ammiccante. “Shooting al ritmo del Ramadan”, il commento in calce: perché d’accordo il calcio, ma lui all’astinenza dell’Islam non rinuncia mai.
Fonte: Corriere dello Sport
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