“La Lega Pro mette al primo posto la salute e la sua tutela. E’ stata la prima Lega a sospendere le partite. Era il 24 febbraio 2020. La salute e’ un valore imprenscindibile per lo svolgimento dell’attivita’ agonistica. Nasce da questo fondamento, il piano di emergenza con le disposizioni per le gare, in riferimento al prolungamento dell’emergenza socio-sanitaria e dei suoi ultimi sviluppi”. Cosi’ in una lettera pubblicata su ‘Tuttosport’, il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha voluto lanciare il suo appello alla luce anche delle numerose positivita’ al coronavirus che stanno colpendo i giocatori di diverse squadre di calcio, in tutte le categorie. “Alla base ci sono elementi fondamentali come il buon senso, la tempestivita’, il rapporto tra i club, ma anche la necessita’ di avere una bussola che guidi i comportamenti collettivi in una situazione che si evolve costantemente. Nei limiti del possibile, dobbiamo cercare di anticipare i problemi in un campionato imprevedibile come quello di quest’anno. La preoccupazione che viviamo e’ forte, ma lo e’ anche la consapevolezza che dobbiamo saperla gestire. C’e’ poi l’elemento da evidenziare, che avevamo gia’ sollevato, che riguarda i costi, i tempi e la gestione di tutte le fasi dei protocolli per i nostri club”, ha aggiunto Ghirelli. “Oltre ad un fatto fondamentale da considerare: lo stabilire un unico indirizzo da seguire con un coordinamento delle ASL di tutto il territorio sul quale sono presenti i nostri club. Il nostro calcio e’ a rischio: o si va verso una riapertura graduale degli stadi, nel rispetto della sicurezza, o e’ necessario intervenire tempestivamente a livello finanziario sullo sport perche’ altrimenti si arriva a mettere la parola fine. Il calcio non si puo’ fermare e non puo’ rischiare di soccombere. Il calcio della C, in particolare, ha un ruolo di formazione e ha una funzione sociale per i giovani e per il territorio. La C e’ il nostro Paese, le sue citta’, i suoi comuni ed e’ soprattutto il cuore di 20 milioni di tifosi che batte appena quella maglia scende in campo. E unisce le generazioni”, ha concluso Ghirelli nella sua missiva.
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